Amstel, Pidcock terzo e insoddisfatto: «Fatico sulle lunghe distanze. Nel finale non avevo più energie»

Pidcock
Tom Pidcock non ha corso la crono inaugurale del Giro dei Paesi Baschi a causa di una caduta in ricognizione (foto: LaPresse)
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Terza posizione con sensazioni non eccezionali per Tom Pidcock dopo l’Amstel Gold Race. Il britannico, insieme a Ben Healy, ha provato in tutti i modi a resistere agli affondi di Pogacar, ma alla fine si è dovuto arrendere sia allo sloveno sia all’irlandese, rischiando anche di essere ripreso sul traguardo da Kron e Lutsenko.

Nelle interviste post-gara, Pidcock ha accennato alla grande fatica fatta negli ultimi chilometri, così come successo in altre corse così lunghe. «Non avevo più energie nel finale, sto faticando molto su queste distanze quest’anno».

C’è chi accenna alle difficoltà successive alla caduta nel corso dell’ultima Tirreno-Adriatico. «Non sono sicuro dipenda dall’incidente, ma sicuramente qualcosa mi manca. Si tratta di piccole cose: gli ultimi venti chilometri sembravano interminabili».

Due parole anche sul vincitore Tadej Pogacar, che in ogni corsa abbatte qualche record. «È il più forte di tutti. Credo abbia cambiato bici, è rientrato e ha attaccato. E quando parte non puoi fare nulla nella maggior parte dei casi. Anche Ben Healy è stato bravo. Per molti è una sorpresa, ma io lo conosco dai tempi della Trinity. Mi ha aiutato a vincere il Giro Under 23».