Ricordate quando lo scorso anno il Team Dsm montò sulle proprie biciclette il sistema di “gestione della pressione” Scope Atmoz? Eravamo alla Parigi-Roubaix, ma dopo diversi test e ricognizioni la squadra olandese decise di utilizzare le ruote Shimano Dura-Ace di serie per affrontare l’Inferno del Nord.
Quest’anno è stata la Jumbo-Visma a montare un sistema simile. Ieri alla Dwars door Vlaanderen infatti Edoardo Affini ha utilizzato sulla sua Cervélo S5 il Gravaa KAPS, un sistema di pressione dell’aria cinetica allacciato al mozzo anteriore e posteriore delle ruote in carbonio Reserve utilizzate solitamente dal team.
Tramite Bluetooth e controlli Ant+, i ciclisti possono regolare e controllare la pressione dei pneumatici grazie a un’unità di controllo montata sul manubrio. Un modo dunque per diminuire la pressione quando si affronta pavé o terreni più accidentati, per poi aumentarla nuovamente su asfalto più lisci.
Ma come funziona questo interessante sistema? Pare che la pompa possa gonfiare uno pneumatico direttamente o da un serbatoio integrato nei mozzi in pochi secondi. Un sistema di valvole consente poi anche una rapida diminuzione quando necessario. Un sistema dunque molto simile a quello già visto lo scorso anno di Scope.
Gravaa ha pubblicato alcune informazioni su un test effettuato su dei tratti della Parigi-Roubaix, come quello di Camphin-en-Pévèle. Il risultato è un risparmio di 25 Watt a 35 km/h quando si abbassa la pressione da 6 a 3 bar. Il risparmio è addirittura di 57 Watt quando sempre a 35 km/h si riduce la pressione da 4,5 a 2,5 bar.
Nel ciclismo di oggi, dove tutto è livellato e i marginal gains possono fare la differenza, questi dati possono essere davvero interessanti per le varie squadre. Le vedremo già al Giro delle Fiandre? Oppure alla Parigi-Roubaix?