Quintana vola in Europa: cerca squadra e vuole incontrare UCI e MPCC

Quintana
Nairo Quintana durante la terza tappa del Giro del Delfinato 2020 (foto: A.S.O./AlexBroadway)
Tempo di lettura: < 1 minuto

Dopo essere salito sul podio ai campionati colombiani di Bucaramanga, Nairo Quintana ha ammesso con i giornalisti che si sposterà in Europa per continuare a cercare una squadra per la stagione 2023. Niente di ufficiale ma sembra esserci una sorta di veto delle autorità ciclistiche sul colombiano dopo il caso tramadolo, e diverse squadre gli hanno chiuso le porte. Questo, a sentire i colombiani, dipenderebbe da pressione da parte di UCI, MPPC e persino dall’ASO, gli organizzatori del Tour de France, della Vuelta e di altre grandi corse.

Come rivelato dal quotidiano ‘El Tiempo’, il viaggio di Nairo in Europa mira a trovare qualcuno disposto a farlo gareggiare nelle ultime stagioni nell’élite: parlerà con alcune squadre, ma vuole soprattutto incontrare l’UCI e il Movimento per il Ciclismo Credibile (MPCC) per “mostrare la faccia” e trovare un soluzione al suo controverso caso. Il tramadolo non gli ha impedito di gareggiare (Nairo ha corso ai Mondiali australiani con la sua nazionale), ma lo ha portato a essere licenziato da Arkea e la maggior parte delle squadre in Europa gli ha chiuso le porte in faccia facendo parte del Movimento per il ciclismo credibile, organizzazione che raggruppa il 90% delle squadre del gruppo europeo (di diverse categorie) nel nome della lotta al doping.

Il caso di Quintana è stato condannato più fermamente del previsto, anche perché il corridore non ha accettato la sanzione iniziale dell’UCI e ha preferito ricorrere al TAS. Quintana esclude per ora tornare al ciclismo colombiano come ha fatto Supermán López.