La quarta tappa del Tour Down Under è stata l’ennesima segnata dal fortissimo vento. Non poteva essere altrimenti, vista la partenza dal mare (da Port Willunga) e un’estate australiana che stenta a trovare una certa continuità.
Dopo circa 25 dei 133 chilometri in programma hanno attaccato i due fuggitivi di giornata, Rutsch della Ef e Impey della Israel. Ma a 76 chilometri dall’arrivo, i ventagli hanno cominciato ad allungare e a spaccare il gruppo. A 60 dalla fine, la prima parte del gruppo con Vine, Yates, Bilbao, Matthews ed Ewan riprendeva i due attaccanti, mentre una seconda parte del plotone inseguiva ad oltre un minuto.
Altri ventagli e altra tensione si sarebbero creati, ma ormai la situazione era definita: sarebbe stata la prima (e più folta) parte del gruppo a giocarsi il successo sulla rampa di Lower Willunga Hill. Roba da velocisti atipici. E infatti le telecamere inquadrano Matthews e un compagno della selezione australiana riporta Ewan davanti a circa due chilometri dall’arrivo.
Ma a duecento metri dal traguardo, quando sembrava ancora presto per lanciare la volata, Bryan Coquard della Cofidis ha lanciato la sua progressione sembrata fin da subito irresistibile. Il francese ha fatto il vuoto, vincendo in scioltezza. Ma peccato per Alberto Bettiol, che chiude al secondo posto dopo un contatto con Liepins della Trek che ha sicuramente influito sull’esito della sua volata. Terzo Page, sesto Matthews (leader della classifica a punti) e decimo Ewan.
Per Coquard si tratta della vittoria numero 49 in carriera, incredibilmente soltanto la prima nel World Tour. Un corridore brillante e con tanti anni di militanza alle spalle che non scopriamo certo oggi. In testa alla generale c’è sempre Vine, che domani nella Unley-Mount Lofty di 112,5 chilometri se la vedrà con Simon Yates e Bilbao per la vittoria finale del Tour Down Under.
