Morte di Adorni / Storia d’una pazzesca vacanza con Gimondi a Natale

Archivio Corsport - Adorni e Gimondi con la "stellina Dorothy Provine", presso gli studi De Laurentiis.
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In un giorno come questi, alla vigilia di Natalem tanti anni fa, Adorni e Gimondi furono protagonisti di una vacanza molto singolare. Non c’era l’epidemia e i corridori erano molto più a disposizione: le squadre non li segregavano di certo. Adorni aveva vinto il Giro d’Italia e Gimondi aveva vinto il Tour seppure fosse esordiente tra i professionisti e solo ventitreenne.

Bene, i due campioni furono invitati a Roma dal Corriere dello Sport per iniziativa di Sergio Neri che intendeva realizzare un grande reportage. Come? Facendo vivere ai due campioni una grande esperienza nella Capitale. Sicché tutti e due ogni giorno erano ospiti di un programma ideato da Sergio Neri il quale ogni giorno poi raccontava sulla prima pagina del giornale ciò che i due campioni avevano fatto.

Andarono a visitare il Parlamento ospiti del presidente della Camera Bucciarelli Ducci e andarono a Cinecittà ospiti di Raf Vallone che stava girando un film. Andarono a Rebibbia per stare qualche ora con un gruppo di reclusi omicidi, tutti giovani e molto emozionati insieme ai due grandi corridori, e andarono a teatro con grandi attori che li vollero nei camerini come ospiti d’onore.

Passarono ore stupende nella Roma gioiosa di via Condotti e la sera vissero emozioni straordinarie a Trastevere tra l’altro cenando una volta nell’osteria di Cencio alla parolaccia ove furono accolti senza tanti complimenti da Carlo Bambù il quale mostrò il cartello che diceva: “La domenica semo chiusi, magnate a casa”.

Gimondi era divertito e stupito. Un commensale all’ingresso lo indicò alla moglie, lo aveva riconosciuto: «Guarda, guarda – disse – È Felice». E il solito Bambù replicò brutalmente: «Non è felice, perché je rode er culo». Così si usava in una atmosfera molto calda e cordiale.

L’ultimo giorno Adorni e Gimondi furono accolti dal Santo Padre Paolo VI il quale fu molto lieto di conversare con loro sul Giro e sul Tour.

Quello fu un viaggio indimenticabile non solo per i due campioni ma anche per i lettori di un reportage quotidiano che ebbe uno straordinario successo. Ogni giorno nel loro vagabondare per Roma, li accompagnava una giovane attrice del cinema. Era la madrina della straordinaria vacanza.