La strage / Ieri sera alla periferia di Ferrara travolti due ciclisti: morto un diciassettenne, l’altro lotta per la vita. Caccia al pirata

Un'ambulanza al seguito di ciclisti
Tempo di lettura: < 1 minuto

È successo ancora, e prima che finisse il giorno in cui Davide Rebellin è stato ucciso. È successo in provincia di Ferrara, su una strada dritta alle porte di quella che tutti considerano la città delle biciclette. Una persona alla guida di un’auto ha travolto due giovani ciclisti, uno è morto sul colpo. Aveva appena diciassette anni. L’altro lotta per la vita.

Erano più o meno le 22 di ieri sera, la dinamica dei fatti è ancora da chiarire nei dettagli ma quel che è certo è che la macchina che ha investito i due ciclisti non si è fermata a prestare soccorso. Sulla vicenda ora indaga la polizia locale. L’omicidio è avvenuto sulla via Pomposa, non lontano dall’abitato di Codrea, all’altezza dell’azienda Pasquali. I due ragazzi stavano pedalando nel buio dello stradone che porta fino al mare. Sulla stessa via, in quegli stessi istanti, arrivava un altro veicolo.

Impatto devastante: una delle bici è stata scaraventata nella scarpata a bordo strada, in mezzo alla vegetazione, oltre il guard rail. L’altra è rimasta sull’asfalto, accartocciata. Una giovane vita distrutta, l’altra appesa a un filo. Il pirata anche in questo caso è scappato. È stato un passante a dare l’allarme, sul posto sono arrivati i carabinieri, seguiti a ruota da polizia locale, personale del 118 e vigili del fuoco.

La solita trafila, le solite parole. Il ferito, dopo essere stato stabilizzato, è stato trasportato all’ospedale di Cona, lotta per la vita. Ora la priorità, quindi, è individuare il pirata della strada.