Il dilemma di Davide De Cassan era quello di tanti altri suoi coetanei (anche quello di molti professionisti, a dire la verità, che rimanendo nel limbo hanno buttato via una carriera): classiche o corse a tappe? Scalatore resistente e dotato di un ottimo spunto veloce, le sue caratteristiche non lo aiutavano dunque a schiarirsi le idee. Nemmeno il fisico: 170 centimetri per 61 chili (senza voler fare nessun paragone, le misure sono molto vicine a quelle di Evenepoel, che quest'anno ha vinto sia la Liegi che la Vuelta). Alla fine, come spesso succede, è stata la strada ad indicargli la via...
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