Vingegaard: «Devo convivere con l’attenzione di tutto il mondo». A dicembre la decisione sul Tour

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Jonas Vingegaard dopo il Criterium di Singapore (foto: A.S.O/Hakim)
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Negli ultimi fine settimana a Singapore e in Giappone, Jonas Vingegaard ha avuto modo di toccare con mano ancora una volta quanto il Tour de France abbia un’eco enorme, anche fuori dai confini europei. Il danese ha ammesso che deve ancora abituarsi al fatto di aver vinto la più grande corsa del mondo.

Dopo il Tour Vingegaard è rimasto a casa per quasi due mesi per assorbire in famiglia l’enormità del suo successo e per rallentare un po’. Ha ricevuto alcune critiche, soprattutto in Danimarca, perché non ha corso il Giro di Danimarca e poi perché ha rinunciato ad andare in Australia per i Mondiali di Wollongong.

Dopo la CRO Race (due vittorie di tappa) e il Giro di Lombardia (in cui è arrivato al traguardo sedicesimo), Vingegaard si è concesso qualche giorno di vacanza e poi è andato a Singapore e in Giappone per i criterium ASO, dove è arrivato rispettivamente primo e secondo.

Al traguardo a Saitama, in Giappone, Vingegaard ha parlato dell’attenzione che ha ricevuto come trionfatore del Tour. «Non avrei mai pensato di ricevere così tanta attenzione. Se inizi ad arrabbiarti per questo, diventa problematico. Ma non è il mio caso. Devo conviverci», ha detto il campione danese della Jumbo-Visma con una buona dose di realismo.

Vingegaard sembra concentrarsi di nuovo sul Tour de France anche la prossima stagione: inizialmente non ha del tutto escluso la possibilità di prendere parte al Giro, ma ha già indicato che il Tour è la sua preferenza. Una decisione definitiva è prevista per dicembre.