Ivan Romeo, il diciannovenne che ha fatto capitolare Unzué e sogna di diventare Ganna

Ivan Romeo
Ivan Romeo, nuovo acquisto della Movistar e grande speranza del ciclismo spagnolo
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Sono il vecchio Fernando Gaviria, l’attaccabrighe Ruben Guerrero e Ivan Romeo, poco più che adolescente, gli acquisti della Movistar per il 2023. In particolare Romeo è uno spartiacque: con l’ingaggio del diciannovenne Eusebio rompe una tradizione che dura da quarant’anni e che lo vuole scettico nei confronti dei giovani fenomeni. “Aspettiamo che maturino” è l’invariabile risposta di Unzué.

Seguendo questa sua filosofia, però, si è lasciato scappare Juan Ayuso e Carlos Rodríguez, non senza rimpianti. C’è chi dice che sia stata la Vuelta di Remco Evenepoel a farlo capitolare, ma anche Ivan Romeo ha il suo peso. Il ragazzo di Valladolid non è né Ayuso né Rodríguez, ma promette bene. Alto uno e novantatré per 75 chili, Romeo vuole fare più esperienza possibile. “All’inizio, oltre a cercare di aiutare la squadra dando tutto quello che posso, mi concentrerò sul lavoro nelle cronometro con Iván Velasco, l’ingegnere, e penso di potermi distinguere molto”. Romeo è cresciuto nella squadra asturiana di Samuel Sánchez e ha un anno di esperienza tra gli Under 23: ha lavorato bene nella squadra di Axel Merckx insieme a Leo Hayter.

Se Ayuso e Rodríguez, decisamente più scalatori, guardano a Valverde o Contador, l’idolo di Romeo, il corridore che vorrebbe essere, è Filippo Ganna. Il modello insomma è quello di Indurain o di Wiggins. “Col tempo vedrò se riuscirò a diventare più completo. Adesso mi basterebbe assomigliare un po’ a Ganna”.