La classifica a squadre del Prestigio Bicisport 2022 non poteva che vincerla la Zalf con 215 punti, la formazione dilettantistica italiana che più di ogni altra ha saputo mettersi in mostra da febbraio ad ottobre con diversi corridori, molti dei quali Under 23 e quindi con rosee prospettive davanti. Non c’è stato soltanto Guzzo, infatti: ma anche De Pretto, Raccani, Bruttomesso e Guerra, nonostante quest’ultimo abbia trionfato in corse non presenti nel calendario del Prestigio. Dopo la magica stagione scorsa, la Colpack deve accontentarsi di un comunque ottimo terzo posto e di 151 punti: una formazione non in disarmo, ma in ricostruzione dopo aver lanciato lo scorso inverno sei corridori tra i professionisti (Ayuso, Baroncini, Verre, Martinelli, Gazzoli e Rastelli). Tra le due storiche avversarie si frappone il Cycling Team Friuli con 182 punti: Buratti ne ha raccolti esattamente la metà, 91, e questo significa che non c’è stato soltanto lui nel vivo della corsa. E’ diventata la formazione di sviluppo ufficiale della Bahrain-Victorious e il cambio di passo già si vede.
Per quanto riguarda la lotta tra le non continental, invece, bisogna segnalare la vittoria della InEmiliaRomagna di Michele Coppolillo, che tuttavia diventerà continental a partire dal 2023 sotto l’impulso di Davide Cassani. Dapporto è stato il faro, ma anche Ansaloni e Montefiori si sono ben comportati apportando punti decisivi per avere la meglio sul Sissio Team, seconda squadra in questa speciale graduatoria coi suoi 47 punti (ben 82, invece, quelli della InEmiliaRomagna). E’ la testimonianza che non tutti gli ottimi corridori corrono nelle continental: alcuni di loro continuano a seguire un percorso diverso perché evidentemente ne hanno bisogno, per poi imporsi all’attenzione generale al terzo o al quarto anno nella categoria (vedi Dapporto, Ansaloni e Nessler).
