Tour de France Femmes / Van Vleuten corre per la storia: «Volevo un distacco enorme»

Annemiek Van Vleuten attacca sulle strade della settima tappa del Tour de France Femmes (foto: A.S.O./Fabien Boukla)
Tempo di lettura: < 1 minuto

Non ha corso contro le altre, in realtà. Ha sfidato se stessa, il tempo, la storia. Annemiek Van Vleuten con ogni probabilità diventerà la prima a realizzare la doppietta Giro-Tour che mancava da Marco Pantani 1998. E adesso punta anche alla Vuelta: sempre più difficile. Già sul Petit Ballon, la prima salita della giornata, Van Vleuten si è alzata sui pedali ed è andata incontro al suo destino di fuoriclasse. Anzi, di marziana. «È stato un vero e proprio ottovolante di emozioni. Stavo così male solo qualche giorno fa, vincere qui ora è fantastico. È fantastico essere arrivata qui da sola. Incredibile».

Il suo piano era proprio questo. «Ho dovuto provare qui perché ho perso tempo all’inizio di questa settimana. Il mio stile è sempre quello di attaccare e di non aspettare la fine. Ho esplorato la corsa e poi ho visto che il Petit Ballon era duro. Dopo sei giorni di attesa, recupero e tentativi di resistere, volevo creare il distacco più grande possibile, e questo significava partire presto. Sapevo che se fossi stata abbastanza in forma sarebbe stata la mia giornata». A 39 anni si trova in maglia gialla, dopo aver vinto il Giro. «Prima di questo Tour non avevo molto feeling con la maglia gialla, la vedevo di più come qualcosa per gli uomini. Ma poi ho visto Marianne Vos portarla e ora devo dire che è bellissima. È un meraviglioso extra per questa meravigliosa vittoria».