Bahrain Victorious, Erzen infuriato per i blitz antidoping: «Quelli che prendono qualcosa sono degli idioti, gli altri ci invidiano»

Matej Mohoric e la Bahrain-Victorious alla partenza della tappa di Morzine (foto: A.S.O./Pauline Ballet)
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Il Tour de France è finito domenica sui Campi Elisi. Alcune squadre possono essere soddisfatte delle tre settimane alla Grande Boucle, altre con moderazione possono dire di aver disputato una corsa dignitosa, altre ancora hanno dovuto affrontare il “Tourbillon” per la lotta alla maglia gialla con un macigno molto pesante sulle gambe: è stato il caso della Bahrain-Victorious, decisamente sottotono rispetto ai risultati ottenuti nel 2021 a causa delle perquisizioni effettuate dalla Gendarmerie alla vigilia del Tour. Milan Erzen, team manager della squadra asiatica non ci sta ed è una furia contro i blitz antidoping: «Quelli che prendono qualcosa sono degli idioti e gli altri provano invidia nei loro confronti», il duro sfogo su quibicisport.

Bahrain Victorious, il duro sfogo del team manager Milan Erzen: «Chi ha un budget maggiore del nostro non vince tappe al Tour da dieci anni. Qualcuno ci parla alle spalle»

Ecco le dichiarazioni di Milan Erzen, rilasciate ai microfoni di Velo News: «È frustante, ma la gente deve capire che fare risultati non vuol dire prendere qualcosa di illegale. I corridori lavorano duro. I materiali negli ultimi 10 anni sono cambiati, i team hanno investito. Ricerche, gomme, ruote, ci sarà sempre qualcuno invidioso che dirà che qualcosa non va. Non c’è nulla che non vada. Negli ultimi 10 anni chiunque pensi di usare qualcosa di vietato è un idiota. Deve essere per forza un idiota. C’è invidia? Si. Vi spiego che, per esempio, il nostro team ha un budget di 20 milioni e molti team hanno un budget maggiore del nostro, ma non vincono tappe al Tour per dieci anni. Gli sponsor chiedono al General Manager, che ha una grossa somma di denaro, perché squadre con un budget minore riescono a vincere le corse. E loro no. Cosa risponderà? Questa è la domanda che vi dovete fare, cosa risponderà? Sappiamo che qualcuno ci sta parlando alle spalle».