Tour de France Femmes / La flamme rouge di Tatiana Guderzo: «Cavalli investita da Frain e dalla sfortuna, Balsamo e Longo Borghini feeling al top. Vos come Van Aert»

Marta Cavalli alla partenza del Tour de France Femmes 2022
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Tatiana Guderzo nel vortice della seconda tappa del Tour de France Femmes, inizia subito da una considerazione importante: «Le ragazze vanno forti, non devono dire che in gruppo si va piano. Sfido a resistere alle loro ruote». Talmente forte che nel finale da roulette russa della seconda tappa del Tour de France Femmes 2022, ci sono state ben quattro cadute. Purtroppo per l’Italia, a farne le spese è stata Marta Cavalli, centrata in pieno da Nicole Frain. La Guderzo non fa sconti all’atleta della Parkhotel Valkenburg che a testa bassa e a tutta velocità ha fatto “strike” sulla cremonese della FDJ. Note liete di giornata al Trek-Segafredo con Balsamo e Longo Borghini e poi una Marianne Vos formato Van Aert che si veste di giallo. La Flamme Rouge di oggi è su quibicisport.

Tatiana, tante cadute oggi al Tour de France Femmes 2022: qual è stata la causa secondo te?

«Io ho visto molte strade strette nel finale con degli spartitraffico e molta tensione in gruppo, probabilmente dovuta a eventuali ventagli e al fatto di voler tenere davanti i propri capitani per la tappa o per la classifica generale. Le cadute negli ultimi trenta chilometri, sono state quattro-cinque dovute a sbandamenti. Nel caso di Marta Cavalli una sfortuna immane: non è stata colpa sua. Non era nelle primissime posizioni del gruppo, ma comunque era riuscita a evitare la caduta e Nicole Frain, la campionessa australiana, non stava guardando avanti e l’ha investita e l’ha catapultata a terra. Peggio di una caduta normale, una frustata pazzesca. Mi dispiace tanto».

La Trek-Segafredo con Balsamo e Longo Borghini, anche se non ha vinto la tappa, si è mossa meglio oggi?

«Sicuramente la Trek-Segafredo oggi ha dimostrato di essere vigile e attenta sulla corsa. Sapevano che dopo lo sprint intermedio ci sarebbe stato un percorso con curve, controcurve e piccoli strappetti. Un’azione di assoluto livello quella di Elisa Balsamo ed Elisa Longo Borghini, hanno dimostrato di essere un’ottima squadra: immensa la campionessa del mondo che si è messa a completa disposizione della compagna, trascurando ogni velleità personale. Elisa Balsamo ha dato la dimostrazione che quando c’è da lavorare per lei, risponde presente e quando viene chiamata in causa per supportare le compagne che corrono per la classifica generale, non si risparmia. Racimolare dieci-quindici secondi in ogni tappa è importante e oggi la Balsamo ha contribuito alle ambizioni della Longo Borghini. Quindi, sicuramente, una Trek-Segafredo molto presente oggi».

Marianne Vos, 241 vittorie in carriera. Tappa e maglia, che Tour può fare?

«Per me Marianne è infinita. Ieri le ho dato 8, oggi sarebbe da darle 10. Non si è risparmiata nella fuga, ha contribuito e si è fatta trovare presente. Ha l’abilità e la velocità per vincere su traguardi come quello di oggi. Non credo che sia al Tour per la classifica generale, sulle salite molto lunghe a confronto con le altre scalatrici potrebbe soffrire un po’ di più. La vedo come Wout Van Aert».