TOUR DE FRANCE / Pogacar: «Chi non vuole vincere? Ma io non mi vedo come un cannibale»

Tadej Pogacar alla partenza della settima tappa del Tour de France 2022 (foto: A.S.O./Charly Lopez)
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L’unica paura di Tadej Pogacar si chiama Covid. «Ti prepari tutto l’anno, quindi non ti va di lasciare a un altro una maglia come questa. Purtroppo con il covid non sai mai come andrà». Nel giorno di riposo, come da tradizione, il leader del Tour de France ha incontrato i giornalisti. «Ho dormito, mi sono svegliato bene, tranquillo, ho fatto colazione, un giro facile in bici di un’ora e mezza, e poi il pranzo, questa conferenza stampa, massaggi, barbiere, cena e poi torno a dormire. E domani si ricomincia». La chiacchierata con la stampa fa parte dei doveri, ma la sensazione è che lo sloveno ne farebbe volentieri a meno. Anche lui, come il resto del gruppo, è risultato negativo ai test di domenica sera, ma ha detto che sarebbe semplicemente tornato a casa se fosse emerso un risultato positivo. «E’ meglio andare a casa. Può essere pericoloso per gli altri, e poi non importa se hai la maglia gialla o meno», ha detto. Tutte le dichiarazioni di “Pogi” su quibicisport.

Tour de France, le dichiarazioni di Tadej Pogacar in conferenza stampa: «Sul Col du Granon e sull’Alpe d’Huez scopriremo chi è il più forte tra me e Vingegaard»

Lui, ormai è chiaro, non si accontenta della maglia gialla. Vuole vincere ogni volta che può. «Chi non vorrebbe vincere? Io di certo non mi vedo come un cannibale. Domenica i fuggitivi erano troppo forti, ma alla fine abbiamo staccato di tre secondi tutti gli altri concorrenti, con la sola eccezione di Jonas Vingegaard. E questo è un bene». Non si sa mai cosa possa succedere. Mancano ancora due settimane a Parigi. «Sul Col du Granon e sull’Alpe d’Huez scopriremo chi è il più forte. Ma sono fiducioso nella mia forma».
Nei prossimi giorni è allarme per il gran caldo, sono previsti 40 gradi anche in Francia. Alla domanda se anche questo avrà un ruolo in classifica, Pogacar ha risposto: «Il caldo c’è per tutti. A nessuno piace correre per 5 ore a 40 gradi. Non è salutare. Spero solo di poter correre come si deve».
E’ di queste ore la notizia che sulla terra a novembre saremo 8 miliardi. Non è dato a sapere se sia già nato uno in grado di impensierire Pogacar in bicicletta.