Velo, ecco le crono juniores e Under 23 degli europei: «Da Milesi e Guazzini mi aspetto due belle prove»

Marco Velo
Marco Velo
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Alle 11 la cronometro delle juniores, Federica Venturelli e Alice Toniolli. Poi, a 12, è il turno degli juniores: Nicolas Milesi e Samuele Alari. Alle 16 le Under 23, con Vittoria Guazzini e Francesca Barale. E infine, alle 17, i colleghi: Lorenzo Milesi e Bryan Olivo. Agli europei portoghesi di Anadia è arrivato il momento delle prove contro il tempo. Marco Velo, il commissario tecnico di riferimento della specialità, è arrivato in Portogallo coi suo ragazzi martedì sera verso le 19. Una doccia, una cena e un po’ di meritato riposo, visto che ieri era il giorno della ricognizione.

Marco, descrivici il percorso.

«Sarà lo stesso per tutte e quattro le prove. Ventidue chilometri, non pochi per la categoria juniores, decisamente esigenti. La prima parte è più dura e più tecnica, ma questo non significa che la seconda sia facile: c’è una salitella che termina a circa sei chilometri dalla fine e poi il tratto finale che scende ma richiede comunque potenza».

Quali possono essere le insidie?

«La temperatura si attesta sui 30 gradi. Non pochi, ma nemmeno troppi. L’aria è piuttosto ventilata, quindi gradevole. Nel pomeriggio dovrebbe esserci più corrente, ma i concorrenti partiranno in un breve lasso di tempo e quindi le condizioni saranno le stesse per tutti».

Non sembra una cronometro adatta agli specialisti.

«Sai, tra gli juniores non esistono specialisti veri e propri, i riferimenti sono meno netti. Comunque chi ha potenza potrà sfogarla nella seconda parte, a patto tuttavia d’essesi gestito bene nella prima: avere una certa abitudine nella disciplina, quindi, tornerà utile».

Cosa hanno detto i ragazzi dopo aver visto il tracciato?

«L’abbiamo affrontato due volte, lo conosciamo bene. Se lo aspettavano meno duro, ma come ho detto a loro non facciamoci spaventare da qualche metro di dislivello in più del previsto. Magari altre nazioni sono più favorite di noi, ma dobbiamo partire senza nessun complesso d’inferiorità».

Il livello dei convocati sembra buono.

«Lo credo anch’io. Sai, agli juniores chiedo di dare il massimo e poi staremo a vedere: come dicevo, in questa categoria non succede sempre quello che ci si aspetta. E comunque è tutta esperienza. Tra gli Under 23 è un altro discorso».

Prego.

«La Guazzini ha vinto la prova dei Giochi del Mediterraneo, sul passo è valida e quindi è normale chiederle un bel risultato. Sono curioso di vedere all’opera anche la Barale, uno dei nostri talenti più promettenti. E così per quanto riguarda i maschi: Olivo è al primo anno, ma il terzo posto nella cronometro dei campionati italiani testimonia le sue qualità, mentre Milesi è un atleta già più strutturato che secondo me ha tutte le caratteristiche per brillare su un percorso del genere».