GIRO DONNE / Marta Cavalli: «Il Maniva è stato un buon test, adesso dovrò rischiare per mettere sotto stress le mie rivali»

Giro Donne
Immagini dalla scorsa edizione del Giro Donne (foto: Massimo Fulgenzi/PMG Sport/SprintCyclingAgency©2022)
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Il Giro Donne si è arrampicato in cima ai 1.742 metri del Passo del Maniva regalando una splendida giornata di ciclismo ma soprattutto confermando le gerarchie già stabilite dalla tappa di Cesena. Così, mentre la francese Julette Labous del Team Dsm, entrata nella fuga del mattino delle 14 atlete che aveva preso il largo dopo nove chilometri, trionfava sotto un cielo carico di nubi che poco dopo avrebbe scatenato un acquazzone, dietro Van Vleuten, Mavi Garcia e Marta Cavalli, lottavano per strappare qualche secondo di vantaggio.
La maglia rosa alla fine ha guadagnato sei secondi (abbuoni compresi) sulla spagnola e dieci su Cavalli che ha anticipato d’un soffio Elisa Longo Borghini: la piemontese ha molto da recriminare su quel colpo di caldo della tappa di Cesena in cui ha perso 5 minuti, senza quel passaggio a vuoto anche lei sarebbe stata in lizza per il podio.

Giro Donne, le sensazioni di Marta Cavalli dopo la tappa del Passo Maniva

Ma torniamo a Marta Cavalli che dopo l’arrivo ha analizzato con la sua consueta lucidità la tappa non nascondendo una certa soddisfazione.
«Labous è stata imprendibile, è andata su veramente forte – racconta la cremonese – alla fine siamo rimaste noi tre, ci siamo controllate e sullo scatto secco della Van Vleuten ho pagato un pochino. Per me è stato un buon test, sono contenta perché ho avuto un grande supporto da parte della squadra e sono anche abbastanza sollevata. Adesso mi toccherà rischiare un po’ per mettere sotto stress le mie avversarie per recuperare qualcosa».

Domani e dopodomani c’è il terreno per provare ad attaccare. Nella frazione di Aldeno ci saranno da scalare due colli di seconda categoria, il Passo Bordala e il Gpm del Lago di Cei, poi i giochi per la classifica si chiudono nella nona frazione di San Lorenzo Dorsino con tre salite da affrontare: Fai della Paganella, Duron e Passo Daone.
«Sono percorsi che conosco integralmente – afferma Marta – perché li ho già provati e penso che questo mi possa dare una mano perché l’obiettivo è sempre quello di provare a guadagnare qualcosa».