GIRO D’ITALIA / Van der Poel: «Una gioia incredibile. Avevo messo nel mirino questa tappa e la maglia rosa. Farò di tutto per difenderla a cronometro»

Van der Poel
Mathieu Van der Poel in maglia rosa sul podio del Giro d'Italia (foto: LaPresse)
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Era l’uomo più atteso al via di Budapest. Gli occhi di tutti, tifosi, corridori e addetti ai lavori erano puntati su di lui. Ma Mathieu Van der Poel sembra non soffrire mai la pressione. L’ha fatta sembrare facile, come una vittoria sul fango del ciclocross. Qui però non siamo in Coppa del Mondo o al Superprestige, questo è il Giro d’Italia e l’olandese è la prima maglia rosa.

«È una gioia incredibile indossare la maglia rosa, dopo aver vestito quella gialla al Tour de France lo scorso anno – ha spiegato Van der Poel dopo il traguardo – Ci speravo, ero venuto qui a Visegràd per guardare il finale di tappa. L’avevo messa nel mirino, perché non tutti i grandi Giri mi danno la possibilità di prendere il simbolo del comando nelle prime giornate. Il Giro mi ha offerto quest’anno una grande opportunità, ho voluto coglierla al volo».

Il finale molto convulso, con una caduta nelle retrovie del gruppo e le grandi difficoltà nel tenere la testa della corsa, hanno portato l’olandese a fare anche un po’ di off-road.

«Era difficile tenere la posizione, le strade si stringevano e la velocità molto alta – ha continuato Van der Poel – Per risalire sono anche uscito di strada. Non è stato semplice, ma sono felicissimo di essere riuscito a tagliare le braccia al cielo. C’è una cronometro domani e non so se riuscirò a difenderla, di sicuro ci proverò!».