GIRO D’ITALIA / Ewan ribadisce: «Non arriverò in fondo. Troppe salite nella terza settimana». Ma è giusto che la corsa rosa venga trattata così?

Ewan
Caleb Ewan, insieme ai suoi compagni della Lotto-Soudal, al via della terza tappa del Tour de France 2021 (foto: A.S.O./PaulineBallet)
Tempo di lettura: < 1 minuto

Per scacciare le polemiche dell’ultimo momento, Caleb Ewan questa volta mette le mani avanti fin da subito. «Non finirò il Giro d’Italia». Lo scorso anno il suo ritiro, il giorno successivo alla vittoria di Termoli, aveva lasciato scontenti appassionati e addetti lavori. Dopotutto l’australiano vestiva la maglia ciclamino di leader della classifica a punti…

Alla partenza di Budapest Ewan è stato chiaro, ribadendo quanto detto diverse settimane fa. «Alla corsa rosa non arriverò in fondo – ha spiegato il velocista australiano – è una corsa troppo dura ed è molto dispendiosa per il corpo. Successivamente andrò al Tour, la corsa più importante per la nostra squadra. Bisogne essere realistici: arrivare alla Grand Depart dopo 21 giorni di Giro è impossibile».

Dopo la “mezza” doppietta, Ewan si preparerà per i mondiali di Wollongong. Il percorso si addice molto alle sue caratteristiche e lui vuole farsi trovare pronto. Per questo potrebbe rinunciare alla Vuelta.

Ci si chiede però se il Giro d’Italia, con la sua organizzazione e il grande tifo che c’è attorno alla corsa rosa, meriti un trattamento del genere. Proprio per questo motivo fa grande piacere sentire le parole di Van der Poel, che ha dichiarato di volerle provare tutte per arrivare fino in fondo.