GIRO DELLE FIANDRE / Giada Borgato: «Non c’è solo la Balsamo, le italiane ci faranno divertire»

Chiara Consonni vince la Dwars door Vlaanderen 2022 (foto: A.Vos)
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Undici muri, 160 chilometri: ecco il menù del Giro delle Fiandre donne, edizione numero 19. Le italiane lo hanno vinto due volte. Nel 2015 fu Elisa Longo Borghini a trionfare in solitaria, nel 2019 Marta Bastianelli bruciò in volata Annemiek Van Vleuten e Cecilie Ludwig, quarta a 7 secondi una diciannovenne Sofia Bertizzolo. Quest’anno la corsa fiamminga presenta una lista partenti stellare: tutte le grandi saranno al via da Oudenaarde, ma l’osservata speciale sarà lei: Elisa Balsamo, reduce dal successo alla Gand.

Con Giada Borgato, ex ciclista e opinionista Rai per il ciclismo, ci addentriamo in una lettura tattico-tecnica della gara. E cominciamo proprio dalla campionessa del mondo che secondo la padovana è la grande favorita della Ronde.

«La Balsamo fa paura – afferma Giada Borgato – e tutte proveranno a tagliarla fuori. Ma per la condizione che ha in questo momento e per le sue caratteristiche su strappi così brevi sarà difficile staccarla». 

Che tipo di corsa si annuncia? 

«E’ una gara esigente, sia perché si toccano i 160 chilometri ma anche perché con undici muri le insidie sono nascoste ovunque. Pronti via e non puoi distrarti un minuto. Tutte vogliono stare davanti ma non tutte possono stare davanti. Bisogna essere vispe, brave a non sprecare, affrontare i muri davanti ma non prendere vento. E’ per questo che la corsa sarà difficile, perché le andature saranno altissime. Prevedo una gara molto dura».

Di solito sono decisivi i due muri finali: il Kwaremont e il Paterberg…

«Sì, ma chi ha la gamba può provare a portar via un gruppetto anche subito dopo i muri. Ripeto, la Balsamo che abbiamo adesso fa paura, le altre squadre proveranno ad attaccare la Trek-Segafredo su tutti i fronti. Ma la Trek oltre alla Balsamo ha pedine importanti che si possono inserire nelle fughe, come è successo a Cittiglio con Van Dijk e Longo Borghini. Se la fuga non andrà o se Elisa si dovesse staccare sul Kwaremont allora entreranno in gioco loro, ma le altre non staranno a guardare. Ecco perché prevedo una gara forse anche più aggressiva del solito. Però attenzione: con l’inserimento del Koppenberg, la corsa potrebbe accendersi anche prima…».

Le donne lo affronteranno per la prima volta: 600 metri al 9,8 di pendenza media. Da lì all’arrivo mancheranno circa 45 chilometri.

«E’ uno strappo breve, ma duro. Se va via un gruppetto ben fatto con una Van Vleuten, una Vollering, un’atleta della Dsm, la Van Dijk o la Longo Borghini, chi va a chiudere?».

A proposito di Elisa Longo Borghini, la condizione sembra in crescita…

«Assolutamente, quest’anno ha cambiato un po’ la preparazione perché con un calendario così fitto bisogna organizzare la stagione e cercare degli obiettivi. Lei si è focalizzata sulle cassiche delle Ardenne: Amstel, Freccia e Liegi, ma sta molto bene e sarà tra le protagoniste». 

Marta Bastianelli come la vedi?

«Forse le manca qualcosina, ma ha dalla sua una grande esperienza e poi a volte partire non da favoritissima può essere un punto a favore. Ma cosa farà? Aspetterà la volata o proverà ad anticipare? Ha in squadra la Bertizzolo che sta andando fortissimo, alla Uae hanno due carte importanti da giocare e non sarà facile gestirle insieme perché hanno le stesse caratteristiche: dove arriva la Bastianelli arriva anche la Bertizzolo, dovranno essere brave a parlarsi e a gestirsi in un eventuale finale». 

Tra le straniere chi metti tra le favorite?

«Innanzitutto Lotte Kopecky: se dovesse andar via un gruppetto secondo me proverà ad inserirsi perché è una di quelle che ha paura di perdere in volata con la Balsamo. La Sd Worx ha uno squadrone, c’è da vedere anche come sta la Vollering in arrivo dall’altura. E poi occhio anche ad Ellen Van Dijk come piano B per la Trek-Segafredo perché sta andando fortissimo…». 

E le “vecchie” del gruppo, Van Vleuten e Vos?

«Van Vleuten per vincere deve staccare tutte: da lì non si scappa. Marianne può vincere. Finora ha corso poco, il Fiandre sarà la sua terza gara dell’anno ma penso che adesso inizia a temere la Balsamo che l’ha battuta al mondiale e alla Gand: Elisa per la Vos può diventare la Bronzini dei tempi migliori (che ai mondiali del 2010 e del 2011 battè in volata proprio l’olandese, ndr).

Certo le nostre ragazze arrivano al Fiandre in grande spolvero…

«Stanno andando forte, non avrei mai immaginato un inizio di stagione così prepotente, ma poi con che facilità vincono! Nell’Attraverso le Fiandre, Chiara Consonni le ha stracciate, ha avuto il tempo di guardarle in faccia… Domenica anche lei potrebbe avere buone chance. Così come Maria Giulia Confalonieri che alla Ronde è sempre andata bene e questa volta ci arriva con il podio conquistato alla Gand che dà tanto morale…».

E’ vero: in questa primavera illuminata dall’arcobaleno di Elisa Balsamo le italiane stanno dando spettacolo. Le aspettiamo protagoniste anche sui muri fiamminghi…