Quick-Step, mai così male al Nord prima di Fiandre e Roubaix. Serve una scossa già domani alla Dwars door Vlaanderen

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Quick-Step, mai così male al Nord prima di Fiandre e Roubaix (foto: LaPresse)
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Queste prime gare di avvicinamento al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix tra Belgio e Francia ci hanno dato diverse indicazioni. La squadra faro delle classiche del Nord, la Quick-Step AlphaVinyl è rimasta incredibilmente senza vittorie, faticando non poco quando le corse sono esplose.

Alla De Panne il miglior risultato è stato il 12° posto di Michael Morkov, all’E3 Harelbeke il 10° di Kasper Asgreen. Alla Gand-Wevelgem il bilancio è ancora peggiore. Il danese ha chiuso solo 32esimo. C’è da dire che tra infortuni, malanni, cadute e forature la squadra non è stata neppure molto fortunata.

Lefevere è apparso piuttosto contrariato delle prestazioni dei suoi uomini, rimandando però il giudizio definitivo dopo il Fiandre e soprattutto la Roubaix. Già dopo la Omloop Het Nieuwsblad il team manager si era fatto sentire con parole non proprio dolci. Quindi è facile immaginare il suo pensiero ora che la campagna del Nord è già entrata nel vivo e la sua squadra non ha raccolto ancora nulla. L’arrivo in parata di Van Aert e Laporte all’E3, quella corsa che Asgreen conquistò dodici mesi fa e dove la Quick-Step è padrona di casa, è poi uno smacco quasi inaccettabile.

Subito dopo la corsa il danese ha commentato la sua prestazione e quella degli uomini giallo-neri quasi rassegnato. «La Jumbo-Visma sta andando davvero bene e io in questo momento non ho le gambe per seguirli, la forma non è ottimale. Sicuramente possiamo batterli, dobbiamo solo capire come».

In ottica Fiandre, dove Asgreen arriverà da campione uscente, la Quick-Step ha deciso di fermarlo per domani, puntando alla Dwars door Vlaanderen con altri uomini. Lampaert, Jakobsen e Stybar i capitani, gli stessi che poi accompagneranno il danese questa domenica a Oudenaarde. E lì ci sarà anche Davide Ballerini. Chissà che il canturino non possa sfruttare il momento difficile dei suoi compagni per caricarsi la squadra sulle spalle e puntare a un grande successo.