Hirschi è allarme, un’altra stagione in salita: debutto in Italia alla Per Sempre Alfredo

Marc Hirschi sul podio della terza tappa del Tour de France 2020, la stagione migliore dello svizzero (foto: A.S.O./Pauline Ballet)
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Per il secondo anno consecutivo Marc Hirschi debutta tardi in stagione.

Nel 2021, ad inizio Gennaio, il corridore svizzero ruppe improvvisamente con il Team DSM, trasferendosi alla UAE Team Emirates. Un addio tormentato e avvolto dal mistero, vista anche la firma di un accordo di non divulgazione dei motivi della rescissione del contratto.

Nella prima stagione in maglia UAE Hirschi non brillò, trovando la vittoria una sola volta e quando ormai l’annata ciclistica stava per volgere al termine, a Settembre nella seconda tappa del Giro di Lussemburgo.

Prestazioni deludenti se si ripensa ai fuochi d’artificio del 2020, quando salì per la prima volta sul palcoscenico del grande ciclismo grazie ad un Tour de France corso sempre all’attacco, terminato con una vittoria e il premio di più combattivo dell’edizione intera, il successo alla Freccia Vallone, il secondo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi e il terzo al Mondiale di Imola.

Una stagione storta dopo quella dell’esplosione tra i professionisti può a volte risultare comprensibile. Ma al 2021 asciutto di Marc Hirschi ha contribuito un problema all’anca destra, che il quale conviveva da tempo e ne subiva i tormenti. A metà Dicembre ha così deciso di sottoporsi ad un intervento chirurgico.

Per sapere come sta procedendo il recupero in vista del debutto stagionale abbiamo sentito Fabrizio Guidi, il suo DS di riferimento alla UAE Team Emirates.

“È stato un intervento necessario ” attacca Guidi. “Aveva problemi a stare in bici, non riusciva a tenere alcune posizioni per un tempo prolungato e così si trovava continuamente a fare stretching in corsa. Adesso la mobilità dell’anca e la flessibilità del corpo sulla bici sono migliorate”.

Hirschi sta lavorando sodo con uno staff dedicato per recuperare al meglio. “Dopo l’operazione c’è da riprendere il tono muscolare, riabituare il corpo alla fatica, a sottoporsi ad alcuni sforzi. Ora Marc sta lavorando in altura con fisioterapisti e massaggiatori personali, i quali si concentrano solo sua riabilitazione. Riesce già a fare quindici ore in bici a settimana e parecchie in palestra, un programma completo“.

Il suo debutto stagionale è fissato al momento in Italia. “Marc sta bene e rientrerà alla Per Sempre Alfredo, successivamente sarà al via della Settimana Internazionale Coppi e Bartali“.

Per Guidi sarà fondamentale osservare da vicino l’approccio di Marc nelle prime gare. “Dalle prime due competizioni in Italia vedremo che strada far prendere al calendario della sua stagione. Un conto è essere brillante in allenamento, tutt’altra cosa è pedalare al meglio in corsa. Marc avrà bisogno di stare in gruppo, vivere la tensione e gli sforzi che ne conseguono”.

Il ruolo di Hirschi nella squadra resta centrale. La UAE continuerà a puntare forte su di lui.

“Il primo grande obiettivo per Marc sono le classiche delle Ardenne. È corridore da corse di un giorno. Poi potranno esserci le gare di casa, tra Giro di Romandia e Giro di Svizzera. È ancora presto, invece, valutare una sua presenza in un Grande Giro”.

E non si punta solo al pieno recupero, ma anche già a lavorare sulle potenzialità del classe ’98 svizzero. “Adesso, migliorando la flessibilità del corpo, dovrà anche lavorare per ripetere tutti i test aerodinamici, al fine di incrementare il suo rendimento nelle prove contro il tempo. Perfezionando la posizione sulla bici da crono potrà puntare con più possibilità alle corse di una settimana”.

La strada sulla quale si è immesso Marc Hirschi è quella diretta a tornare ai fasti del 2020. Lo svizzero è ottimista, la UAE Emirates ha piena fiducia in lui e i tifosi non vedono l’ora che torni a dar spettacolo sui percorsi più prestigiosi.