Fabio Jakobsen dopo la terribile caduta in quel maledetto 5 agosto aveva pensato di “morire oggi almeno 50, 100 volte” e non si sentiva ancora pronto per incontrare Groenewegen. Dylan, invece, si è dichiarato mortificato e dispiaciuto, forse con un po’ di ritardo e sono state scuse mai pienamente accettate dal collega, in attesa della fine del processo. Oggi però il destino ha messo tutti e due d’accordo ed è stato puntuale: dopo il dramma, la gioia per entrambi.
I due sprinter olandesi hanno vinto rispettivamente la tappa del Saudi Tour e quella della Volta a la Comunitat Valenciana. La voglia di sfidare quel malefico destino, a colpi di pedali, non è mai mancata e oggi sui traguardi di AlUla Old Town e Torrent, l’hanno schienato con un autentico ippon da karateka. Siamo soltanto a febbraio, ma verso il Tour de France il duello tra gli “Hulk” del gruppo, per la maglia verde, è già iniziato.
Groenewegen e Jakobsen, incredibile destino: vittoria nello stesso giorno al Saudi Tour e alla Volta Valenciana
In attesa dello scontro diretto, in programma di sicuro sugli schermi della Grande Boucle, emerge un dato cruciale nell’analisi del trend prestazionale di Groenewegen e Jakobsen: le due frecce oranje, hanno vinto entrambe nel 2021, ma il velocista della Quick Step Alpha Vinyl ha ottenuto sette successi contro i tre del rivale della BikeExchange ed ex portacolori della Jumbo-Visma.
Chi è il più forte tra i due? Dai numeri appare piuttosto facile dirlo, ma altrettanto evidente è stata la disinvoltura con la quale i due hanno battuto i rispettivi avversari in Arabia Saudita e in Spagna. Quel maledetto 5 agosto 2020 ora è un lontano ricordo che però è servito da lezione. Lezione che Groenewegen e Jakobsen vogliono dare a velocità supersoniche sui prestigiosi rettilinei transalpini. Per sognare la maglia verde ed essere uniti (questa volta) da una sfida sportiva che non vada oltre certi, pericolosi confini.
