Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno nella tua vita. Alejandro Valverde ama il ciclismo e lo fa amare a tutti i tifosi. Come si fa a non stimare un campione infinito come il murciano della Movistar, famelico cacciatore di vittorie Oggi l’Embatido Alejandro Valverde ha conquistato il Trofeo Pollenca: centotrentaduesima perla della carriera, all’alba dell’ultima stagione. E l’ha fatto con la sua solita classe eterna, battendo due giovani atleti che, quando lui ha iniziato a correre, forse avevano appena tolto le rotelle dalla bicicletta: Brandon McNulty classe 1998 e Aleksandr Vlasov del 1996. Miglior italiano Davide Villella della Cofidis, quindicesimo, il punto sulla gara, su quibicisport.
Trofeo Pollenca, trionfa Valverde: battuti McNulty e Vlasov
Grandissimo numero del murciano che si è preso la rivincita, dopo il secondo posto nella volata poco ortodossa di ieri al Trofeo Serra de Tramuntana, alle spalle di Tim Wellens. Il numero confezionato dall’Embatido, è stato infiocchettato dal capolavoro tattico di Enric Mas: tanti, tantissimi attacchi nel finale per evitare lo sprint a ranghi ristretti, tra cui quello di Simon Pellaud del team Trek-Segafredo, ma la Movistar è tutta costruita intorno al suo capitano, determinato nel voler vincere ancora.
Neutralizzata la fuga di giornata, composta tra gli altri anche dagli italiani Samuele Zoccarato (Bardiani), Davide Gabburo (Bardiani), Lorenzo Ginestra (Work Service) e Samuele Rivi (Eolo-Kometa Cycling Team) che hanno avuto un massimo vantaggio di 2’50”, a prendere in mano la corsa sono stati gli uomini dell’UAE Team Emirates e della Movistar.
Bakelants, Soto Guirao e Holmes gli ultimi tre temerari che hanno provato a scombinare i piani del gruppo. Nulla da fare! Anche oggi l’Embatido ha piazzato la zampata e state certe non è l’ultima.
L’ordine d’arrivo
