Lonardi, un nuovo inizio: «Lavoro di squadra perfetto. Voglio confermarmi a Maiorca nei prossimi giorni»

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Giovanni Lonardi festeggia la vittoria alla Classica Valenciana (foto: Maurizio Borserini)
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Un inizio da sogno per continuare su quel percorso di crescita che sta caratterizzando l’Eolo-Kometa. Il trionfo a braccia alzate di Giovanni Lonardi non è stato altro che il completamento di un lavoro di tutta la squadra, capace di controllare la gara per tutto il giorno.

«Devo confessare che non mi aspettavo di andare così bene – ha spiegato Lonardi – È stata una gara piuttosto fredda, ha piovuto molto, ma alla fine siamo stati abbastanza fortunati, evitando incidenti. I miei compagni di squadra mi hanno guidato perfettamente e ho dovuto sprintare solo gli ultimi 200 metri per vincere. Il prossimo obiettivo è fare bene a Maiorca nei prossimi giorni, cercando di bissare la vittoria».

Felicissimo anche il diesse Jesùs Hernandez che ha seguito la Eolo in questa trasferta spagnola. «È andata come ci aspettavamo. Prima di tutto ci siamo evitati grossi guai andando in fuga e correndo sempre nelle prime posizioni. Ci sono state diverse cadute, ma fortunatamente noi non siamo rimasti coinvolti. Abbiamo deciso di giocarci la carta Lonardi allo sprint e ha funzionato. Iniziare bene è sempre positivo».

Gli ultimi tre anni di Lonardi, quelli del professionismo, non sono stati affatto positivi. Con la Nippo nel 2019 il mondo era totalmente diverso da quello dei dilettanti e il salto è stato leggermente sofferto. I due anni di contratto non sono stati rispettati a causa della chiusura della squadra, così Giovanni ha dovuto ripiegare sulla Bardiani.

Il team dei Reverberi ha creduto in lui, ma tra Covid e problemi fisici Lonardi non è riuscito a esprimersi come avrebbe voluto. Il progetto giovani della Bardiani ha poi spinto il veronese lontano dal GreenTeam. «Non era più il mio posto, dovevo cambiare. In squadra arrivavano gli juniores e a me servivano nuovi stimoli».

E la Eolo-Kometa come è arrivata? Gli occhi di Basso e Contador sono sempre stati vigili. Già anni fa, quando Lonardi doveva passare professionista, i due ex campioni avevano provato a contattarlo. «Si chiamava Kometa Cycling Team e faceva parte del circuito Continental. Andai alla Nippo perché era una Professional e da allora la squadra è cresciuta esponenzialmente. Quando mi hanno contattato lo scorso anno non ci ho pensato due volte».