Aleotti e Schachmann positivi al Covid: la Bora-hansgrohe perde due pezzi per la Challenge Mallorca

Giovanni Aleotti dopo l'arrivo dell'Alpe di Mera al Giro d'Italia 2021
Tempo di lettura: < 1 minuto

Come un fulmine a ciel sereno, il Covid si abbatte sulla Bora-hansgrohe a due giorni dalla partenza della Challenge Mallorca, composta nell’ordine dal Trofeo Calvia (26 gennaio), dal Trofeo Alcudia-Port d’Alcudia (27 gennaio), dal Trofeo Serra de Tramuntana (28 gennaio) e dal Trofeo Andratx – Mirador des Colomer (29 gennaio). Giovanni Aleotti, vincitore del Prestigio Bicisport nel 2019 e Maximilian Schachmann sono risultati positivi al Coronavirus.

Covid sulla Bora-hansgrohe: Giovanni Aleotti e Maximilian Schachmann positivi. Saltano la Challenge Mallorca

L’esito per il corridore azzurro e per il teutonico, è arrivo dopo i tamponi rapidi effettuati nel weekend. La squadra della Bora-hansgrohe, ha subito seguito, attivato e rispettato i protocolli in essere in Spagna. L’ulteriore test svolto attraverso il tampone molecolare, ha confermato la positività di Giovanni Aleotti e di Maximilan Schachmann che dunque dovranno rinunciare alla prima corsa professionistica della stagione.

Fortunatamente, entrambi sono in buone condizioni di salute e rientreranno nel gruppo-squadra non appena si saranno negativizzati. A questo punto, roster da reinventare per i direttori sportivi della Bora-hansgrohe in vista del Trofeo Calvia in programma questo mercoledì, 26 gennaio, in Spagna.

Schachmann, nella conferenza stampa del team tedesco, si era espresso in questi termini prima del via della stagione: «Dalla Parigi-Nizza voglio essere in buona forma – ha esordito durante la conferenza di presentazione del team – Ma anche se non sarà estremamente eccezionale, non sarò troppo triste, ma vediamo, magari starò già benissimo. Soprattutto, spero di poter arrivare in buona forma alle Ardenne e al Tour».

Concludendo: «Il Tour di quest’anno è adatto a lui, ci sono molte tappe in cui può fare bene. La classifica non è un problema, avrà la sua occasione in una tappa o nell’altra, come ha già funzionato lo scorso anno con Nils Politt e Patrick Konrad»