BS BIGSHOT / Ballerini, l’uomo che spianava il pavé: in 10 immagini il suo magico feeling con la Roubaix (Gallery)

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Franco Ballerini era un ottimo corridore: potente, intelligente, sveglio. Poi arrivava il tempo della Parigi-Roubaix, ed eccolo trasformarsi in un campione epocale, uno dei più forti visti nella storia della regina delle classiche.

Vederlo rullare senza apparente sforzo nei tratti più infami di pavé era un piacere per gli occhi. Conobbe la Roubaix per la prima volta nel 1989, a venticinque anni, e da allora non si sognò di saltare un’edizione, mettendone in fila tredici, fino al 2001. Ne vinse due (1995 e 1998), ma avrebbero potuto essere il doppio, se in una occasione (1993) non avesse regalato il successo a un furbo Duclos-Lassalle e in un’altra (1996) non si fosse dovuto piegare alle logiche di squadra imposte dalla Mapei.

Dicono che la Roubaix la si ama o la si odia. Ballerini l’amò alla follia e tutto sommato fu ben ricambiato: volando sulle pietre, è entrato nella storia del grande ciclismo. In 10 immagini, il suo feeling con la “Regina”.

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