Van der Poel, il padre Adrie tuona: «Gli altri corrono il ciclocross contro i dilettanti»

Mathieu Van der Poel alla Parigi-Roubaix con Sonny Colbrelli e Wout Van Aert (foto: A.S.O./Pauline Ballet)
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Van Aert contro Van der Poel è ormai una saga del grande ciclismo, un format, una serie nota come La Casa di Carta che sta spopolando in questi giorni con l’ultimo capitolo. Il duello tra il belga e l’olandese, invece, continua per ora a distanza. Il fuoriclasse della Jumbo-Visma annienta tutti con i fatti a Boom, Van der Poel attraverso le parole del padre Adrie annienta tutti con a chiacchiere e inizia a fare pre-tattica: gli altri sono “corridori stagionali” che fanno solo ciclocross e il super rivale è già al top a differenza di Mathieu che è fermo da parecchio. Adrie non fa sconti e tuona su chi si presenta solo quando gli pare e piace. Ma il suo figliol prodigo, non si è comportato allo stesso modo nei confronti del ciclocross quest’anno? Dichiarazioni molto mirate, su quibicisport.

Adrie Van der Poel attacca tutti: «Se Iserbyt e gli altri vogliono essere più competitivi, devono correre più gare importanti»

Adrie Van der Poel si è espresso così a margine della gara di ciclocross di Boom: «Wout e Mathieu corrono ai massimi livelli tutto l’anno, in più gare. Gli altri crossisti partecipano solo a gare minori in estate, giusto per fare qualcosa. É chiaro che la differenza è grande. Ma diventa ancor più grande. Se Iserbyt e gli altri vogliono essere più competitivi, devono correre più gare importanti in estate, non contro dilettanti che devono lavorare per guadagnarsi da vivere».

E sulla prossima e attesa sfida di Dendermonde del 26 dicembre, ha dichiarato: «Se il percorso sarà di nuovo come l’anno scorso, il vincitore sarà già noto con Wout”, spiega l’ex campione, confermando le migliori capacità con bici in spalla del belga prima di fare il punto sulla diversa preparazione dei due atleti: “Mathieu ha una struttura molto diversa da Wout. Ho potuto seguire su Strava gli allenamenti di Wout e devo dire che ha fatto molto di più. Gli obiettivi di Mathieu sono più lontani. C’è solo da vedere».