Anche gli agenti preoccupati: «Ci sono squadre WorldTour che offrono contratti a ragazzi di 17 anni. Così non va bene»

Ayuso
Juan Ayuso in maglia rosa al Giro d'Italia U23
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Se anche un procuratore descrive «molto preoccupante» la tendenza delle squadre WorldTour a ingaggiare ragazzi poco più che adolescenti, allora forse c’è veramente qualcosa che non va. Negli ultimi anni infatti, le squadre d’alto livello hanno iniziato a reclutare corridori direttamente dalla categoria juniores, spinti dai successi di Remco Evenepoel e Tadej Pogacar.

Una direzione che ha preso il ciclismo moderno e che rischia sia di velocizzare troppo la crescita di giovanissimi sia di mettere in ombra atleti che hanno bisogno di qualche anno in più per maturare ed emergere. Jamie Barlow, un agente con 258 assistiti, ha espresso tutta la sua preoccupazione in un’intervista a CyclingWeekly.

«Tutti hanno paura di perdere il prossimo Remco o Tadej e quindi mandano scout nelle gare degli juniores. Siamo arrivati al punto in cui ai ragazzi del primo anno vengono offerti contratti e pre-contratti WorldTour. È sbagliato, perché lo sviluppo dei giovani deve essere fatto nel modo giusto, non a caso esistono le categoria. Si dovrebbe passare professionisti solamente quando tra gli Under 23 si è dimostrato di saper vincere».

Chiaramente ogni singola situazione deve essere valutata indipendentemente. Juan Ayuso o Evenepoel, per esempio, alla loro età sono già pronti per il WorldTour, Ma di corridori così ce ne sono pochi, anzi pochissimi. «Personalmente voglio che i miei assistiti passino per gare importanti come il Tour de l’Avenir, il Giro U23, la Ronde d’Isard e le varie classiche. Devono avere il coraggio di respingere le proposte delle squadre di livello e mettersi ulteriormente alla prova».

Se c’è però la possibilità di passare direttamente professionista con un bel contratto, nessuno è portato a rifiutare. Quale può essere dunque una soluzione? Lo spiega sempre Barlow. «Un’idea potrebbe essere quella di inserire l’obbligo per tutti i corridori di gareggiare un anno tra gli Under 23».