Giro d’Italia 2022, chi lotterà per la maglia rosa? Da Carapaz a Nibali e Caruso tutti i probabili protagonisti della prossima edizione

Carapaz
Richard Carapaz vince il Giro d'Italia 2019 nella splendida cornice dell'Arena di Verona (foto: LaPresse)
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La scorsa settimana è stato presentato ufficialmente il percorso del Giro d’Italia 2022 e abbiamo avuto modo di analizzarlo nei dettagli, scoprendo salite, trappole, arrivi allo sprint e discese di quella che si preannuncia un’edizione della corsa rosa spettacolare.

Come ben sappiamo però sono i corridori a rendere vivo il ciclismo. Per quanto Mauro Vegni e il suo staff possano impegnarsi per trovare ventuno tappe intriganti, sta al coraggio e all’iniziativa degli atleti regalare emozioni al pubblico del Giro.

Anche se manca ancora molto alla Grande Partenza ungherese e i programmi delle squadre devono essere ancora delineati, proviamo a vedere chi potrebbe essere al via della corsa rosa 2022, dagli uomini di classifica fino ai velocisti.

Giro d’Italia 2022: la lotta per la maglia rosa

Senza i “big three”, ovvero Primoz Roglic, Egan Bernal e Tadej Pogacar, (ci aggiungiamo anche Remco Evenepoel) il Giro d’Italia si rivelerà incerto come non mai. Non c’è un vero e proprio favorito e proprio per questo motivo potrebbe essere combattuto fino alla cronometro conclusiva di Verona.

Tra i nomi che più brillano c’è senza dubbio quello di Richard Carapaz, ecuadoriano della Ineos-Grenadiers che torna al Giro per bissare il successo del 2019. Al suo fianco però potrebbe esserci anche Tao Geoghegan Hart, maglia rosa l’anno successivo, ma che si è un po’ perso nel 2021 tra lavori di gregariato e scarsa condizione fisica.

A spalleggiare la Ineos ci sarà probabilmente la UAE di Joao Almeida. Il portoghese ha lasciato la Deceuninck-QuickStep, la squadra che lo ha lanciato tra i professionisti, per accasarsi alla formazione mediorientale e ricoprire un ruolo di capitano unico al prossimo Giro. Attenzione anche a Simon Yates, sul podio quest’anno, pronto finalmente a salire sul gradino più alto per alzare il Trofeo Senza Fine.

Da capire come si muoverà la Bora-Hansgrohe, che può contare su diversi outsider. Aleksandr Vlasov, Jai Hindley, Wilco Kelderman e Patrick Konrad si divideranno tra Giro e Tour per sorprendere gli avversari. Attenzione anche alla Movistar di Ivan Ramiro Sosa, importante prospetto colombiano.

E gli italiani? Una grande schiera di azzurri potrà ambire a salire sul podio del Giro 2022. Dagli eterni Damiano Caruso (Bahrain-Victorious), secondo nel 2021, e Vincenzo Nibali (Astana), fino ai più giovani Fausto Masnada (Deceuninck-QuickStep) e Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) che avranno la possibilità di correre da capitani nelle tre settimane di corsa.

Blocco velocisti

I velocisti italiani saranno senza alcun dubbio quelli da battere. Elia Viviani, tornato alla Ineos-Grenadiers, ha una voglia matta di tornare al successo al Giro d’Italia. Ma anche Giacomo Nizzolo vorrà bissare la vittoria dello scorso anno con la nuova maglia della Ineos-Grenadiers.

Tra gli stranieri bisognerà capire chi sarà presente alla Grande Partenza ungherese. Probabile la presenza di Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), di Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) e Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma). Più incerta quella di Caleb Ewan (Lotto-Soudal).