Terpstra e Sagan, finalmente insieme: «Alla Total Energies faremo grandi cose»

Il podio della Parigi-Roubaix 2018, con Sagan, Dillier e Terpstra (foto: Yuzuru Sunada)
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Niki Terpstra e Peter Sagan si sono attaccati, rincorsi, sfidati, presi, raggiunti nel mondo delle Grandi Classiche. Qualità a getto continuo con duelli incredibili insieme ad altri interpreti eccezionali delle gare di un giorno. Adesso, finalmente, per il veterano olandese classe 1984 e vincitore in carriera del Giro delle Fiandre, della Parigi-Roubaix e della Gent-Wevelgem, è arrivato il momento di correre al fianco dello slovacco, tre volte campione del mondo, alla Total Energies. Terpstra, dopo lo sfortunato incidente del giugno 2020, è tornato a correre, ottenendo come miglior risultato stagionale il secondo posto nella quarta tappa dell’Arctic Race of Norway. E nel 2022 vuole mettersi al servizio del “Joker”, consapevole che insieme potranno fare grandi cose.

Terpstra e Sagan insieme alla Total Energies: «Dopo l’incidente ho sempre pensato al rientro. Ora sarò a disposizione di Sagan»

In un’intervista al podcast In het Wiel, Niki Terpstra, vincitore della Parigi-Roubaix nel 2014 e del Giro del Fiandre 2018 – stesso anno in cui ha concluso al terzo posto la Parigi-Roubaix vinta da Peter Sagan – ha ripercorso in particolare il suo 2020. Un anno difficile, condizionato dall’incidente in allenamento che l’ha costretto ai box da marzo a luglio. Poi il rientro tra Tirreno-Adriatico, BinckBank Tour e Vuelta di Spagna e quest’anno stagione completa, la quarta con il Team Total Direct Energie e attuale Team Total Energies: «Sto invecchiando, è più difficile competere con i giovani attuali, molto forti. Non sarò mai più così bravo da poter vincere il Giro delle Fiandre. Ma penso di poter essere ancora un corridore sopra la media, se solo posso correre e allenarmi per un po’. Tanto allenamento e tante gare, poi cominceranno ad arrivare i frutti».

E sulle ambizioni del futuro, in riferimento anche all’arrivo di Sagan: «Negli ultimi anni ho corso le Classiche con ambizioni principalmente personali. Ma da un po’ i miei obiettivi sono cambiati. Forse non riuscirò a raggiungere i risultati del passato, ma mi diverto anche a correre in modo diverso, aiutando la squadra: farò lo stesso per Peter Sagan, cercando di aiutarlo nelle Classiche. L’ho già fatto negli ultimi anni, ma il prossimo anno mi concentrerò ancora di più su quello, al fianco di un grande campione».