L’UCI accoglie la Federazione ciclistica del Vaticano. E ci si prepara alla beatificazione di Gino Bartali

David Lappartient con il cardinale Ravasi ed Enrico della Casa
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Il Vaticano sceglie il ciclismo. Si è svolta ieri a Roma la cerimonia ufficiale dell’affiliazione dell’Athletica Vaticana all’UCI alla presenza dei vertici del ciclismo internazionale e italiano come David Lappartient, Enrico della Casa, Renato di Rocco, ma anche Cordiano Dagnoni e Norma Gimondi.

Più volte durante la cerimonia è stato citato Gino Bartali, giusto tra le nazioni che ha unito alla bicicletta i valori della Chiesa cattolica. Il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha ricordato le gesta di “Ginettaccio” che portava i documenti falsi nel telaio della sua bicicletta per consentire la salvezza di tanti ebrei, che dovevano sfuggire alla barbarie dei nazisti. Senza citare la generosità di Bartali che ospitò durante la guerra una famiglia che rischiava di essere deportata nei campi di concentramento.

La nipote Gioia si sta impegnando per seguire la causa della canonizzazione del nonno, iniziata tre anni fa e interrotta solo temporaneamente dalle difficoltà della pandemia. Le sue 200 lettere ad Adriana ricche di profonda devozione possono davvero realizzare il sogno di Gioia, Gino Bartali beato.