Pinarello chiede aiuto per le bici rubate: «Siamo scioccati. Eventuali vendite online, vanno segnalate»

Fausto Pinarello, qui alla partenza della Gran Fondo Pinarello, ha lanciato un appello per ritrovare le bici rubate a Roubaix
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La notizia delle bici rubate alla nazionale italiana ai mondiali su pista di Roubaix ha avuto un’eco e una cassa di risonanza quasi più forte dei trionfi azzurri in questa rassegna iridata. Un episodio spiacevole, brutto, distante anni luce dai valori dello sport, messo a segno da chi conosce il valore economico dei Bolidi Pinarello: 50.000 euro l’uno, cifra ghiotta per i collezionisti, come ipotizzato anche da Silvio Martinello su quibicisport. E arriva l’appello della Cicli Pinarello che chiede aiuto a tutta la comunità del grande ciclismo, di fare squadra per provare a ritrovare pezzi unici, consegnati alla storia dalle vittorie dell’Italia.

Bici rubate ai mondiali su pista, l’appello di Pinarello: «Sono uniche, chiediamo aiuto alla nostra comunità. Scriveteci»

Adesso è caccia ai furfanti, è caccia ai ladri di biciclette che non ha rubato delle bici qualsiasi, ma quelle dal valore inestimabile che travalica l’aspetto economico e va a toccare anche corde più profonde, come il lato affettivo raccontato da Filippo Ganna. Ecco le parole, pubblicate dall’azienda sui propri Social ufficiali Instagram e rilanciate dai pistard azzurri sulle loro pagine personali, al fine di far arrivare il messaggio a più persone possiili e immaginabili: «Siamo scioccati nel sentire che la maggior parte delle bici della nazionale italiana sono state rubate ieri sera a Roubaix. Tutte le bici sono dipinte con colori unici e la maggior parte con manubri personalizzati stampati 3D molto importanti per gli atleti. Chiediamo alla nostra comunità di follower e fan di segnalare a infobike@pinarello.com se vedete qualcuna di queste biciclette in vendita online»