Sirotti, Giro del Veneto da incubo: rapinato il fotografo. Rubati 7000 euro di attrezzattura

Il lunotto posteriore sfondato, della vettura di Stefano Sirotti (foto: Facebook/Stefano Sirotti)
Tempo di lettura: < 1 minuto

Giro del Veneto horror per il fotografo Stefano Sirotti. Uno dei professionisti più conosciuti e apprezzati del team dei fotoreporter nel grande gruppo del ciclismo, con oltre un milione di foto disponibili sul web, è rimasto vittima di un bruttissimo episodio mentre faceva ritorno dal Giro del Veneto. Sirotti è stato rapinato durante la gara veneta, riservata ai professionisti: secondo le stime del Corriere di Romagna i danni si aggirano intorno a un valore complessivo di 7000 euro.

Sirotti rapinato al Giro del Veneto: 7000 euro di danni

Mentre il fotoreporter romagnolo si è fermato per una ruota a terra della sua autovettura, verosimilmente forata con intenzionalità da qualcuno in una sosta precedente, qualcuno ha approfittato del momento e ha distrutto il lunotto posteriore della sua auto, come dimostrato le immagini pubblicate dallo stesso Sirotti sul suo profilo Facebook ufficiale. Computer portatile, attrezzatture fotografiche che, secondo le stime del Corriere di Romagna, raggiungono i 7000 euro di danni.

Brutto episodio quello capitato a Stefano Sirotti. Il fotografo, che è spesso al seguito del ciclismo e vanta un grande archivio di foto (oltre un milione quelle consultabili sul web) da tutte le corse più importanti, è stato vittima di una rapina mentre era di ritorno dal Giro del Veneto. Al termine della corsa vinta da Xandro Meurisse, il fotoreporter romagnolo si è dovuto fermare a causa di una ruota a terra, che era stata verosimilmente forata intenzionalmente da qualcuno qualche chilometro prima, mentre si spostava tra Jesolo e Venezia, ed è sceso dall’auto per verificare la situazione. “Rubato portatile e attrezzatture”, poche parole, tanta rabbia e dispiacere per chi racconta il ciclismo attraverso emozioni che durano in eterno.

Rubato portatile e attrezzatura

Pubblicato da Sirotti Stefano su Venerdì 15 ottobre 2021
Il post pubblicato da Sirotti su Facebook