Passiamo da Milano, o meglio per le zone di Caleppio di Settala, e abbiamo ancora un po’ di tempo libero a disposizione prima di essere nuovamente “risucchiati” dalle corse da seguire, dai corridori da intervistare, dagli articoli da scrivere per Bicisport ormai prossimo ad andare in stampa. Passiamo davanti alla sede di Cinelli e Columbus: 102 anni di storia italiana e non solo di tubazioni ma anche di design, di progettazione, di vera e propria arte della bicicletta. Impossibile, insomma, non fare uno squillo ad Antonio Colombo, patron di Cinelli per fargli un saluto.
Ma sarà in azienda questa mattina? Tentar non nuoce.
Scorriamo tra i contatti e premiamo invio. «Pronto Antonio, come stai? Possiamo fermarci e farti un saluto?».
Storia di un sabato mattina con Antonio Colombo
L’invito, o meglio, l’autoinvito è raccolto al volo e così nel giro di una decina di minuti ci troviamo all’interno della sede di una delle più belle, creative, energiche e innovative aziende del nostro Paese. Colori, bozzetti, schizzi di modelli che hanno scritto la storia della bici, progetti che stanno prendendo forma e specialissime del passato diventate degli assoluti oggetti di culto, proprio come la “Laser” con le ruote lenticolari disegnate da Keith Haring, bici con la quale il danese Orsted nel 1985 siglò il Record dell’Ora sul livello del mare a Bassano del Grappa.
Tre modelli unici al mondo (uno dei quali fa bella mostra nell’ufficio personale dello stesso Colombo) per un mix incredibile e straordinario di eleganza, aerodinamicità, forza e creatività.
E così, dal caffè con il geniale ed eccentrico Antonio nasce questa veloce intervista che adesso vi proponiamo. È un piccolo cammeo di un vero e proprio artista che al mondo del ciclismo continua a dare attraverso idee, progetti, innovazioni e splendide biciclette (Filippo Baroncini il mese scorso si è laureato campione del mondo Under 23 pedalando proprio su una bici Cinelli) dei vigorosi colpi di inconfondibile creatività.
Ma ora premi play e guarda il video…
