MONDIALI 2021 / Il pronostico di Pinotti: «Ganna l’ho visto stanco, ha vissuto una stagione intensa. Il mio favorito è Kung»

Pinotti
Marco Pinotti in una foto d'archivio alla Tirreno-Adriatico 2014, ultimo anno nel professionismo per il talento delle cronometro
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Ci siamo! E’ il grande giorno della cronometro Mondiale, il giorno in cui Filippo Ganna proverà a difendere la sua bellissima maglia iridata conquistata a Imola lo scorso anno. Non sarà semplice con una concorrenza tanto agguerrita, ma noi non possiamo che tifare per il nostro azzurro che darà tutto sui 43 chilometri in programma per ripetere l’impresa anche nel magnifico scenario delle Fiandre. Con Marco Pinotti, sei volte campione italiano delle prove contro il tempo, proviamo ad analizzare complessivamente il percorso iridato e i grandi favoriti al via. Manca ormai pochissimo alla partenza del primo corridore e l’atmosfera è già molto calda.

Pinotti, ormai ci siamo. Che cronometro ti aspetti?

«Mi aspetto un livello altissimo, tanti nomi per il podio e distacchi non esagerati nonostante la distanza. In questi ultimi due anni ho visto un livellamento verso l’alto che rende i pronostici molto difficili. Ci sono 58 corridori al via, dieci dei quali possono lottare per le prime tre posizioni».

Hai nominato la distanza. Oltre 43 chilometri, ci analizzi il percorso?

«È un percorso adatto agli specialisti. Non c’è nessuna difficoltà altimetrica, poche curve e pochi rilanci. Insomma, ci troviamo di fronte a un piattone molto veloce nel quale è possibile sviluppare alte velocità spingendo rapporti molto lunghi».

Un percorso adatto a Ganna…

«Assolutamente! Non dobbiamo nasconderci quando diciamo che Ganna è il favorito numero uno per la maglia iridata. Sa come si vince un Mondiale e sa gestire la pressione negli appuntamenti più importanti, ha la testa giusta per confermarsi, anche se…»

Anche se?

«L’ho visto un po’ stanco. La sua stagione è stata intensa. Ha avuto un primo picco al Giro d’Italia e ha vinto le due cronometro, ha avuto il suo secondo picco alle Olimpiadi e non ha fallito. Averne un terzo ai Mondiali, con questa concorrenza non è semplice».

Anche all’Europeo l’hai visto stanco?

«Si. Nella prima parte della cronometro europea stava volando, ma nella seconda ha ceduto di schianto e Kung lo ha battuto. Ho paura che 43 chilometri in questa fase della stagione potrebbero essere un po’ troppi per lui».

Il suo avversario numero uno?

«Kung, senza dubbio. Anche la sua stagione è stata lunga e intensa, ma sicuramente psicologicamente meno impegnativa di quella di Ganna. In più mi è sembrato in forte crescita. Benelux ed Europeo erano due tappe per arrivare al 100% all’appuntamento Mondiale. Il morale è alle stelle, però ha anche più peso sulle spalle. Bisognerà vedere come reggerà la pressione».

E dei belgi Evenepoel e Van Aert cosa ci puoi dire?

«Dico che entrambi li vedo meglio per la prova in linea. Van Aert sta benissimo, lo abbiamo visto al Tour of Britain, ma in testa ha la gara di domenica prossima. Alla crono olimpica e all’ultima del Tour de France non l’ho visto brillare».

E il giovane Remco?

«Fortissimo, ma non è un percorso adatto a lui. Evenepoel è un peso leggero e su questo tracciato contano i watt espressi. Lui rispetto a Ganna o Kung deve impegnarsi il doppio per mantenere certe medie orarie. Lo vedo tra i favoriti della prova in linea, senza dubbio».

Pinotti, dagli altri due italiani Sobrero e Affini cosa ti aspetti?

«Mi aspetto una buona prova da entrambi. Se per Sobrero vale un po’ lo stesso discorso di Evenepoel, perché fisicamente sono molto simili, Affini credo possa centrare anche una top-5. L’unico suo scoglio può essere la distanza: credo che Edoardo sia uno specialista dei prologo e delle cronometro che vanno dai 10 ai 20 chilometri. Qui parliamo del doppio della distanza».