La notizia è arrivata nel cuore della notte, nel giorno del trionfo europeo di Sonny Colbrelli. Si è spento ieri a causa di una grave malattia l’ex corridore abruzzese Fabio Taborre, ad appena 36 anni.
La grave malattia di cui soffriva non gli ha lasciato scampo, debilitandolo sempre di più sino a che il suo fisico non ha più retto. Taborre ha militato tra i Professionisti per sette stagioni, dal 2008 al 2015 difendendo i colori della Diquigiovanni, dell’Acqua e Sapone, della Vini Fantini, della Yellow Fluo, della Neri Sottoli e, infine, della Androni.
Nella sua permanenza tra i grandi tre sono stati i suoi successi: il GP Camaiore e il Memorial Marco Pantani nel 2011 e una tappa al Giro dell’Austria nel 2012. Il 2015, ultimo suo anno in gruppo, è stato segnato dalla squalifica per quattro anni in quanto trovato positivo a un controllo antidoping all’FG-4592, un metabolita che simula la produzione di EPO. Taborre non accettò mai quella sentenza, definendola un sabotaggio a suo danno.
Il giorno successivo al poker europeo azzurro, si apre per il ciclismo nostrano nel segno della malinconia per la perdita di un giovane come Fabio Taborre: ragazzo cresciuto a pane e ciclismo per cui mai ci si sarebbe aspettati un epilogo del genere.
