EUROPEI 2021 / Trentin è pronto: «Nel finale bisognerà avere brillantezza. Sono uscito bene dalla Vuelta, sarò protagonista»

Trentin
Matteo Trentin in maglia azzurra si prepara per la ricognizione del percorso degli Europei 2021 di Trento.
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Giorno di vigilia per gli azzurri di Davide Cassani, che domani andranno a giocarsi il titolo europeo sull’intrigante percorso di Trento. La nazionale italiana, di base sul Monte Bondone, anche oggi ha approfittato delle gradevoli temperature per una sgambata di circa un’ora.

La tensione inizia a crescere, ma nel gruppo guidato dal ct (in bici elettrica) vige ottimismo e serenità. Uno dei più concentrati è sicuramente Matteo Trentin. Il corridore della UAE Team Emirates sa come si vince un Campionato Europeo e sa bene che il circuito attorno a Trento si adatta molto bene alle sue caratteristiche. Ne approfittiamo, durante una sosta, per parlare con lui di cosa lo aspetterà domani pomeriggio.

Matteo, ci siamo! Domani tocca a voi…

«E noi siamo pronti! In questi due giorni siamo andati a visionare la salita del Bondone e il circuito di Povo. Direi che sappiamo cosa aspettarci».

Che corsa sarà?

«Sarà una corsa veloce. Sono in tutto poco più di 170 chilometri, con un dislivello interessante e questo circuito da ripetere più volte. Ci saranno squadre intenzionate a fare corsa dura fin dall’inizio».

Quindi sul Bondone bisognerà fare attenzione…

«Il Bondone è una salita vera. Se affrontata ad alte velocità può restare sulle gambe. E nel finale bisognerà avere brillantezza ed energie per rispondere ai tanti attacchi che vedremo sulla salita di Povo».

La squadra punta forte su te e Colbrelli. Come stai?

«Bene. Credo che correre la Vuelta mi abbia dato uno spunto in più. E’ molto importante arrivare a questi appuntamenti con una corsa di tre settimane sulle gambe, lo abbiamo visto anche alle Olimpiadi».

Alla Vuelta è mancata solo la vittoria…

«Si, purtroppo quest’anno la vittoria sta mancando un po’ troppo spesso. Però sono sempre lì, e questo mi fa capire che le gambe ce l’ho. Un po’ per sfortuna, un po’ per errori miei non sono riuscito a vincere. Speriamo che domani sia diverso…»

Chi sono gli uomini da tenere più sotto controllo?

«Più che uomini direi nazionali. Il Belgio con Evenepoel, Teuns e Hermans può giocare su più fronti e vorrà fare corsa dura per eliminare noi corridori più veloci. Discorso simile per la Slovenia di Mohoric e Pogacar: è una squadra forte e con tanto talento».

Molti parlano anche della Francia e vedono Cosnefroy tra i favoriti…

«E’ vero, ne abbiamo parlato anche noi con Cassani. Cosnefroy ha battuto Alaphilippe a Plouay, staccando anche Pogacar. Il percorso gli si addice ed è veloce in un arrivo ristretto. Bisognerà fare attenzione anche a loro».

Come gestirete un possibile finale dove sia tu sia Colbrelli sarete nel gruppo di testa? Ne avete già parlato?

«Sono situazioni di gara imprevedibili. Magari siamo entrambi lì ma uno dei due sente di non avere le gambe per disputare la volata. Uno dei due potrebbe provare ad anticipare o a tirare la volata all’altro. Chissà, intanto ci piacerebbe ritrovarci lì, poi si vedrà».