Lo spettacolo della cronometro degli Europei 2021 di Trento si sta per avvicinare e noi non potevamo che affidarci a Francesco Moser per analizzare il percorso che domani vedrà Ganna e tutti i suoi rivali sfrecciare ad altissime velocità. “Lo Sceriffo” conosce a memoria le strade di questa rassegna continentale e ha le idee chiare su come potrebbe andare a finire questa prova. Sentiamolo…
Moser, si corre sulle sue strade, quelle del Trentino…
«E sono felicissimo di questo. Finalmente possiamo assistere a un evento di portata internazionale sulle nostre strade. Il Trentino merita queste vetrine, i campioni poi fanno il resto…»
A proposito di campioni, domani c’è la crono. Ci svela qualche segreto del percorso?
«E’ un percorso molto veloce. Questa mattina le donne juniores hanno mantenuto una media di 48 km/h, pensate cosa potranno fare i professionisti come Ganna, Pogacar e il resto della compagnia. Ci sono tanti rettilinei dove fare alte velocità, poche curve e pochi tratti tecnici. Insomma, una cronometro come si deve…»
E non come quella delle Olimpiadi molto criticata…
«Quella per me non era una cronometro. Era un percorso da classiche fatto con la bici da crono: la morte di questa splendida specialità».
Quindi per Ganna sarà una rivincita?
«E’ il favorito numero uno. Quando c’è da spingere sui pedali lui è probabilmente il migliore, sa viaggiare anche oltre i 55 km/h senza problemi. Se sta bene, sarà lui a uscire vincitore».
Non le preoccupano i vari Pogacar, Kung, Evenepoel, Cavagna e Bissigger?
«No. L’unico che può perderla è Ganna. Il mio unico dubbio è sul suo recupero dopo le Olimpiadi. Ha vinto una medaglia d’oro, avrà festeggiato e sicuramente avrà staccato un po’ la testa, giustamente aggiungerei. Secondo me sarà di nuovo in grande forma per i Mondiali».