Nazionale U23 in ritiro per preparare Europei e Mondiali. Parla Scirea: «I ragazzi sono concentrati, sanno che possono puntare in alto»

Scirea
Mario Scirea in una foto d'archivio alla Milano-Sanremo
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Dopo un Tour de l’Avenir tutto sommato positivo con il terzo posto di Filippo Zana, per Marino Amadori è il tempo di guardare avanti ai prossimi importanti appuntamenti. I campionati europei di Trento e i Mondiali delle Fiandre sono sempre più vicini e il commissario tecnico è chiamato a fare le sue scelte.

Amadori, accompagnato da Mario Scirea, è attualmente in ritiro in altura con dieci ragazzi Under 23 per preparare e scegliere sapientemente gli uomini giusti per le due spedizioni. Proprio con Scirea cerchiamo di scoprire cosa bolle in pentola e come i nostri ragazzi si stanno allenando…

Scirea, come procede l’allenamento in altura?

«Bene, i ragazzi sono concentrati e pronti a conquistarsi una maglia per Europei e Mondiali. La prima parte di stagione è stata intensa, quindi bisogna gestire bene le energie per non arrivare scarichi alle due corse».

Che clima c’è in gruppo? Quest’anno la Nazionale può fare davvero bene…

«C’è una bella aria. I ragazzi ormai si conoscono bene, fanno parte del Giro della Nazionale già da un po’ di anni e sanno bene quali sono le dinamiche del gruppo. Quest’anno poi i percorsi si addicono ai nostri corridori e c’è la consapevolezza che possiamo giocarci le nostre carte».

C’è già qualche nome sicuro per le convocazioni?

«Sono tutti nomi validi. Baroncini, Benedetti, Coati, Colnaghi, Frigo, Garofoli, Gazzoli, Marcellusi, Milesi e Zambanini sono un po’ i nostri corridori di punta, quelli più affidabili e concreti. La scelta però dovrà farla Amadori nei prossimi giorni, è ancora presto».

Il tuo ruolo in questo ritiro qual è?

«Io sono qui come responsabile dei cronomen Under 23. Sono arrivato un po’ prima di Amadori perché era impegnato con l’Avenir e ho iniziato a lavorare con coloro che potrebbero disputare le prove contro il tempo. Chi? Baroncini, Coati, Milesi e Frigo».

Baroncini che a cronometro è campione italiano e ha vinto una tappa al Giro d’Italia…

«Esatto. Baroncini a cronometro è migliorato tantissimo ed è tra i migliori della categoria. Se riesce ad avere la condizione di maggio e giugno con lui possiamo giocarci una medaglia. E non dimentichiamoci che potrebbe correre anche la prova in linea…»