Aru, alla Vuelta a Burgos missione podio possibile: Fabio a caccia del riscatto

Fabio Aru in azione al campionato italiano di Imola
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Torre di controllo, ci siete? Avvistato Fabio Aru tra i migliori di oggi alla Vuelta a Burgos. Il sardo sta tornando! 4 e 5 luglio i piazzamenti al Sibiu Cycling Tour, gara modesta ma che ha messo chilometri nelle gambe e costruito il morale per il futuro. E un mese dopo, in Spagna, con il livello degli avversari che sale di diverse stellette e il Cavaliere dei Quattro Mori bussa di nuovo dalle parti della Top Ten, con un rendimento in costante curva ascensionale in vista dell’eventuale partecipazione alla Vuelta a Espana.

Aru, dalla Vuelta a Burgos l’ottimismo per voltare pagina

La realtà e soprattutto la sua interpretazione sono materia da prendere con le molle: a volte non ne vengono a capo i filosofi più arguti. E nel caso di Fabio Aru c’è da dire che una volta tornato in gioco nel ciclocross e poi approdato alla Qhubeka-Assos, ha iniziato gradatamente a ritrovare fiducia nei propri mezzi con una grande prova come quella odierna sulle strade iberiche: la grinta non gli è mai mancata, la fortuna un po’ meno e spesso le critiche sono state piuttosto pesanti e a dir poco gratuite nei confronti di uno dei migliori corridori italiani degli ultimi anni, sesto tra l’altro all’Olimpiade di Rio 2016.

Arrivare con Padun e Vlasov è un ottimo segnale per il prosieguo della stagione e ora alla Vuelta a Burgos il corridore di Villacidro occupa la quarta posizione in classifica generale, a 1’00” da Bardet e ad appena due secondi dal podio dove staziona il compagno Domenico Pozzovivo. Se rimane valido l’assioma che la condizione fisica sia il punto fondamentale nel determinare la prestazione complessiva di un atleta, quella di Aru riprende verve e continuità. Lo vedremo impegnato anche alla Vuelta di Spagna? Considerato l’attuale mood, sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire quest’occasione. Per riprovarci ancora e andare a caccia del riscatto in una corsa che l’ha incoronato Re nel 2015.