TOUR DE FRANCE / Tafi: «Il percorso della crono olimpica sorride a Van Aert, ma Ganna è più forte»

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Andrea Tafi commenta la 20ª tappa del Tour de France 2021 su quibicisport.it
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Non appena è arrivata l’ufficialità della vittoria di Wout Van Aert a cronometro nella 20ª tappa del Tour de France, gli italiani hanno immediatamente pensato a Filippo Ganna e ai sogni di gloria della nostra nazionale alle Olimpiadi di Tokyo. Il belga della Jumbo-Visma ha dimostrato in queste ultime due settimane di avere una condizione fantastica, tanto da partire favorito al pari del piemontese nella prova contro il tempo dei Giochi Olimpici. Con Andrea Tafi, che su quibicisport.it sta commentando le ultime frazioni della Grande Boucle, discutiamo proprio di questo…

Tafi, domanda secca. Van Aert contro Ganna, chi vince?

«Difficile dirlo. Ganna, a mio avviso, è più forte, ma ci sono due variabili da non sottovalutare affatto…»

Quali?

«La prima è che a Tokyo la cronometro non sarà piatta, anzi. Parliamo di un saliscendi continuo che potrebbe favorire più un corridore come Van Aert, che in salita va davvero forte».

E la seconda?

«Che Van Aert avrà sulle gambe un intero Tour de France, quindi più ritmo del nostro Ganna che dopo il Giro d’Italia ha corso praticamente solo sette giorni».

Riuscirà a recuperare Van Aert, partirà per Tokyo subito dopo la fine del Tour e dovrà correre anche la prova su strada…

«Questa potrebbe essere una variabile a favore del nostro Ganna. C’è il rischio che Van Aert arrivi parecchio stanco…»

Sempre in ottica cronometro olimpica, chi hai visto bene?

«Asgreen! Da Kung mi aspettavo di più. Secondo me però da tenere maggiormente d’occhio sono quelli che non sono al Tour…»

Per esempio?

«Beh, sono molti. Cavagna, Evenepoel, Dennis, Roglic, Dumoulin, Evenepoel, Almeida…»

Visto come è andato oggi anche a cronometro, Mattia Cattaneo poteva essere convocato?

«Bisognava fargli fare anche la prova su strada e sinceramente non so chi sarebbe potuto restare fuori. E’ chiaro che Cattaneo ha una forma strabiliante, difficilmente però sarebbe arrivato a medaglia alle Olimpiadi. Non dimentichiamoci che potevano meritare un posto per la cronometro anche Sobrero, campione italiano di specialità, e Affini, medaglia d’argento».