TOUR DE FRANCE / Pogacar tiranno della corsa. Fenomeno incontrastabile o concorrenza in crisi?

Tadej Pogacar in maglia gialla al Tour (foto: A.S.O./Alex Broadway)
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Tre vittorie di tappa. Tre le maglie conquistate, gialla, bianca e a pois. Il bottino di Tadej Pogacar al Tour de France è impressionante e può migliorare ulteriormente già in questa edizione, almeno nel computo dei successi parziali. Lo sloveno dell’UAE Emirates ha eguagliato quando fatto un anno fa sulle strade francesi, quando vinse sempre tre frazioni e dominò in tutte le classifiche, eccezion fatta per quella a punti.

Pogacar: dominio esteso

Dunque due stagioni diverse concluse con lo stesso risultato. Cambiano le modalità del trionfo. Un anno fa, Pogacar si era imposto a sorpresa al termine di una rincorsa pazzesca ai danni del connazionale Primoz Roglic. Decisiva la cronometro nella penultima tappa, con il sorpasso che lasciò senza fiato il rivale. Stavolta, invece, Tadej ha dominato in lungo e in largo. Al termine della prima settimana, lo sloveno aveva già 5′. Game, set and match, per dirla alla maniera dei tennisti. Ma a cosa si deve questo strapotere?

Manifesta superiorità

Pogacar ha capitalizzato l’esperienza di un anno fa. Ora conosce il suo potenziale fino in fondo, gioca con la forza di cui dispone e colpisce la concorrenza a suo piacimento. Insomma un campione già pienamente affermato e con ulteriori margini di miglioramento. Questa consapevolezza gli ha permesso di fare la differenza, scavando un solco profondissimo. L’uscita di scena di Roglic e le difficoltà fisiche Geraint Thomas, poi, lo hanno reso ancora più tranquillo e fiducioso.

Avversari, dove siete?

Se Pogacar domina e mostra i muscoli, la concorrenza palesa limiti importanti. Nessuno è stato capace di avvicinarsi fino in fondo al suo livello. In casa Ineos Grenadiers, le cadute hanno definito Richard Carapaz capitano unico, distruggendo la strategia ideale, che avrebbe dovuto permettere allo squadrone britannico di disporre di quattro jolly da impiegare strada facendo. La Jumbo-Visma ha perso per strada il capitano designato. Così facendo, tutte le tattiche della vigilia sono state stravolte e si è optato per altre soluzioni. Nessuna di queste è bastata per scalfire Pogacar. E poi ci sono stati anche altri flop importanti, come quello del team Movistar. Insomma, tra cadute e scarsa forma fisica un Tour difficile per tanti protagonisti attesi.