Due giorni con la rosa per narrare una vita

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Giro d’Italia. Quella mattina Alessandro De Marchi pedalava lentamente per godersi una felicità costruita nel tempo e non senza sacrifici e incidenti di percorso. «Non ho mai avuto la fretta che hanno oggi i giovani corridori. Sono sotto pressione continua non staccano mai, alcuni considerano una distrazione persino avere la fidanzata…»