GIRO D’ITALIA / Le salite di oggi: Sega di Ala. L’unico precedente? Vinse Nibali al Giro del Trentino

Nibali
Vincenzo Nibali in azione sulla salita del Passo Giau al Giro d'Italia 2021 (foto: LaPresse)
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Risale al 1995, edizione dominata da Tony Rominger, l’unica visita del Giro d’Italia al Passo di San Valentino, la scalata avvenne in una giornata di pioggia. Il trentino Mariano Piccoli transitando in testa raggranellò preziosi punti per la difesa della sua maglia verde. I big della classifica si dettero battaglia, ma alla fine per Rominger fu un gioco facile sventare le minacce. Attaccarono Rincòn e Chiappucci, replicarono Ugrumov, Berzin, Richard e la maglia rosa. A Rovereto il successo di tappa andò allo svizzero Pascal Richard in volata su Rincon e Bobrik. 

E’ invece un inedito per il Giro la salita di Sega di Ala, nel cuore dei Monti Lessini. E’ una salita durissima (media 9,1%, max 18%) che in soli 14 chilometri porta dai 160 metri di Sdruzzinà ai 1399 metri del Passo Fittanze della Sega. Per ragioni logistiche il traguardo verrà posto due chilometri e mezzo prima dello scollinamento, nel piccolo abitato di Sega di Ala. Quest’ascesa ha un precedente al Giro del Trentino del 2013. Era l’ultima tappa, ricordata anche per l’episodio che vide Bradley Wiggins, vittima di un guasto meccanico, scaraventare la sua bicicletta contro un muretto. Ad imporsi, quel giorno, fu Vincenzo Nibali, che staccò di 7” Mauro Santambrogio e di 44” Niemec e Aru. Lo Squalo percorse gli 11 chilometri di salita in 37’48”, ad una media di 17,460 km/h.