GIRO D’ITALIA / Beppe Conti: «Ciccone, devi rimanere incollato a Bernal: il favorito principale è lui»

Nuovo appuntamento con "La Resa dei Conti". Ecco il commento del nostro giornalista.
Tempo di lettura: 2 minuti

Primo arrivo in salita del Giro d’Italia 2021 e altri importanti indizi che vanno a sommarsi ai precedenti. Bernal sempre pimpante, così come Ciccone, anche oggi battagliero e propositivo. Deludente Yates, non del tutto convincente Vlasov. Evenepoel fa sempre più paura, mentre Ganna si conferma ancora encomiabile. Vittoria di tappa che va a Gino Mader della Bahrain-Victorious, che reagisce con carattere al ritiro di Landa.

Beppe, grande reazione da parte della Bahrain-Victorious.

«Sono stati perfetti, tanto in fuga quanto in gruppo. Hanno dimostrato forza, compattezza e organizzazione e Mader è il degno vincitore di una bella tappa. E Caruso creda in se stesso, un piazzamento finale tra i primi cinque è alla sua portata».

La squadra di riferimento, però, rimane la Ineos. Bernal, ad oggi, è il favorito principale per la maglia rosa?

«Dico di sì, pur non essendo forte e convincente come quando vinse il Tour nel 2019 mi pare il candidato più talentoso, credibile e affidabile. Non avrei mai pensato di dirlo, ma le cose per ora stanno così. E fatemi spendere due parole su Ganna».

Ti è piaciuto?

«E’ stato encomiabile, se Bernal vincerà il Giro dovrà inventarsi qualcosa di meraviglioso per ringraziare Ganna e i suoi compagni come meritano. Che peccato che le grandi corse a tappe prevedano le pendenze dello Zoncolan, del Mortirolo e dell’Angliru. Se i percorsi dei grandi Giri fossero ancora come quelli di Indurain, Ganna potrebbe vincerli».

Ciccone o Evenepoel, chi è l’avversario più pericoloso per Bernal?

«Ad ora sono i due rivali più pericolosi. Ciccone mi piace sempre di più, fa bene ogni tanto a provare qualche azione, è il suo stile. Pagherà questi sforzi? Sono convinto di no, sta attaccando con consapevolezza e furbizia. Rimanga incollato alla ruota di Bernal, è quella giusta da seguire».

Ma il più vicino alla rosa di Valter è Evenepoel.

«Le cui quotazioni, va detto, sono in netto rialzo. Masnada e Almeida sono due gregari eccezionali e il belga oggi pedalava con una facilità impressionante. Più passano le tappe e più si accumula la fatica, è vero, ma col tempo rischia di trovare confidenza e un colpo di pedale ancora più convincente. Reggerà o meno? E’ la domanda che si fanno tutti: dalla risposta dipendono le sorti di questo Giro d’Italia».

Simon Yates, invece, è la grande delusione di giornata.

«E’ inspiegabile, appena due settimane fa sembrava in totale controllo della situazione. Può darsi che abbia sofferto il maltempo, ma un corridore che va forte al Tour of the Alps dovrebbe sfruttare le prime tappe per mettere fieno in cascina. Non soltanto, al contrario, non attacca né guadagna, ma addirittura si stacca e ogni volta perde qualcosa».

Che stia correndo al risparmio per emergere nella terza settimana?

«Va bene correre in maniera conservativa, ma se uno si stacca vuol dire che non ne ha, c’è poco da fare. Se due settimane fa la forma era ottima e ora è a malapena decente, non credo proprio che tra dieci giorni andrà meglio…».