GIRO D’ITALIA / 2ª tappa: Merlier brucia Nizzolo e Viviani. Ganna resta in rosa

Merlier
Tim Merlier sul podio della seconda tappa del Giro d'Italia 2021.
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Una volata disordinata a causa di una strettoia che nel tratto finale scombina la traiettoria dei “treni” e costringe i velocisti ad uscire allo scoperto prima del previsto. Nizzolo e Viviani si vedono superare da un prorompente Merlier che vince nettamente. Protagonista nella volata anche Groenewegen che cerca così di superare tutte le sue comprensibili difficoltà psicologiche di uno sprint dopo quanto accaduto in Polonia.

Giro d’Italia: ordine d’arrivo 2ª tappa

1) Tim Merlier (AFC)

2) Giacomo Nizzolo (TQA) s.t.

3) Elia Viviani (COF)

4) Dylan Groenewegen (TJV)

5) Peter Sagan (BOH)

6) Matteo Moschetti (TFS)

7) Filippo Fiorelli (BCF)

8) Lawrence Naesen (ACT)

9) Davide Cimolai (ISN)

10) Caleb Ewan (LTS)

Classifica generale

1) Filippo Ganna (IGD) in 4.29’53”

2) Edoardo Affini (TJV) a 13”

3) Tobias Foss (TJV) a 16”

4) Remco Evenepoel (DQT) a 20”

5) Joao Almeida (DQT) s.t.

6) Remi Cavagna (DQT) a 21”

7) Jos Van Emden (TJV)

8) Maximilian Walscheld (TQA) a 22”

9) Matthias Brandle (ISN) a 25”1

0) Gianni Moscon (IGD) a 26”

17.18: vince Merlier dell’Alpeci Fenix. Su una strettoia a ridosso del traguardo la testa del gruppo si sfalda. Secondo è Nizzolo, terzo è Viviani.

17.15 (-4): si formano due treni in testa: da una parte Affini dall’altra Ganna.

17.14 (-5): grande bagarre in testa al gruppo. Cercano spazio davanti le squadre degli uomoni di classifica per proteggerli dalle cadute, le squadre dei velocisti per favorirne la volata.

17.10 (-7 km): tutte le squadre con il velocista compaiono nella prima fila per conquistare le posizioni migliori. La velocità è molto alta.

17.08: Elia Viviani è tra i velocisti più attesi a Novara. Dopo un lungo digiuno, ha vinto lo scorso marzo a Cholet ritrovando morale per sé e per la squadra. Al Giro ha vinto 5 tappe quattro delle quali nel 2018, da allora non è più riuscito ad alzare le braccia al cielo sulle strade rosa. Il suo direttore sportivo, Roberto Damiani, gli ha detto di affrontare la tappa di oggi come fosse il campionato del mondo.

17.04 (-11 km): si vedono in testa al gruppo gli uomini della Cofidis che preparano la strada a Viviani.

17.01 (-15 km): Il gruppo compatto prepara la volata che appare la conclusione più scontata. In testa al gruppo si cominciano a vedere le macchie di colore: le squadre radunano le proprie forze per preparare la strada al proprio velocista.

16.57: Sagan ha dichiarato che la tappa di domani lo attira più di quella odierna, alla quale comunque non si sottrarrà, ma risparmierà la squadra. Lo scorso anno ha esordito al Giro ed ha conquistato una tappa. Tra gli obiettivi di quest’anno c’è anche la maglia a punti.

16.54 (-25 km): Filippo Ganna, in maglia rosa, scatta e va ad aggiudicarsi il traguardo volante di Vercelli conquistando così i tre secondi di abbuono. Alle sue spalle Evenepoel e Moscon.

16.53 (-26 km): il gruppo è ormai a ridosso dei fuggitivi, ma Tagliani e Marengo scattano ancora cercando di evitare il ricongiungimento che appare inevitabile prima del traguardo volante di Vercelli.

16.40: Dopo la lunga squalifica per la condotta scorretta al Giro di Polonia ai danni di Jakobsen, Groenewegen torna in gara sulle strade del Giro dove non ha mai corso. Qualche buon piazzamento ottenuto finora non toglie tutti i dubbi su quello che potrà essere il suo rendimento in volata. Si pensava potesse rinunciare alla volata di oggi per avere un approccio di basso profilo lasciando spazio al giovane Dekker, ma il tecnico della squadra ha detto che se se la sentirà sarà Groenewegen ad avere la precedenza in volata nella squadra.

16.32 (-40 km): lo striscione del meno quaranta chilometri al traguardo trae in inganno i velocisti che lo confondono con il traguardo volante (che offre abbuoni) e danno vita ad una volata “inutile”. Sul traguardo reale invece alle spalle di Tagliani e Marengo, in fuga, si impone Gaviria davanti a Viviani, Pasqualon, Sagan, Richeze e Minali. La volata del gruppo riduce drasticamente il distacco che scende sotto ilminuto: -40”.

16.23 (-45 km) scivolata in coda al gruppo. Cade, fortunatamente senza conseguenze, Davide Gabburo della Bardiani.

16.15: Nonostante abbia partecipato al Giro cinque volte, Giacomo Nizzolo non è mai riuscito a vincere una tappa. Il suo sogno potrebbe essere coronato già oggi con i gradi di campione d’Italia e d’Europa. Buona la sua primavera con la vittoria ad Almeria ed il secondo posto alla Gand-Wevelgem alle spalle di Van Aert. Nel gruppo è facilmente riconoscibile con il suo casco tricolore.

16.13 (-52 km): dopo tre ore di gara, la media oraria è di 38,100. Tappa non velocissima, ma controllata.

16.04 (-58 km): sembra essersi stabilizzata la situazione: Tagliani e Marengo continuano la loro azione in fuga, il gruppo sembra regolare la sua velocità su quella della coppia in vantaggio. Così il distacco oscilla tra il minuto e mezzo ed i due.

15.45 (-74 km): Albanese ha un incidente meccanico che lo costringe a fermarsi per cambiare la ruota. Non sembra aver voglia di tornare nella fuga, è più propenso ad aspettare il gruppo avendo colto il risultato più ghiotto che poteva offrirgli la tappa odierna: la maglia blu degli scalatori. Albanese viene ripreso. I due davanti tengono: 1’50”.

15.37 (-75 km): in vista della volata per il Gran Premio della montagna i fuggitivi per studiarsi hanno perso molto del loro vantaggio. La loro azione continua, ma il gruppo non sembra voglia forzare i tempi del ricongiungimento: 1’35”.

15.26 (-83 km): è Vincenzo Albanese della Eolo-Kometa la prima maglia degli scalatori. Albanese, vincitore del Prestigio Bicisport nel 2016, ha anticipato i suoi due compagni di fuga, Filippo Tagliani (Androni Giocattoli) e Umberto Marengo (Bardiani) sul traguardo di Montechiaro d’Asti. A metà percorso, dopo due ore di gara, la media è di 38,200.

15.07 (-95 km): si avvicina il primo Gran Premio della montagna (mancano una dozzina di chilometri). Si tratta di una piccola collina utile solo per assegnare la prima maglia degli scalatori. E’ prevedibile che tra i tre fuggitivi ci sia qualche movimento per aggiudicarsela.

14.53 (-104 Km): il gruppo si è probabilmente reso conto di quanto manca al traguardo ed ha nuovamente rallentato: -2’45”. Prendere i fuggitivi troppo presto potrebbe dare infatti spunto ad altre fughe e la tappa diverrebbe più impegnativa del previsto.

14.41 (-111 Km): in una quindicina di chilometri il gruppo ha recuperato tre minuti. Ora sembra rallentare un po’ la sua azione. E’ evidente che il gruppo ha dato un segnale forte ai fuggitivi, ma non ha fretta di chiudere su di loro per evitare altre iniziative.

14.32 (-117 Km): anche i tre in testa sembrano pedalare con minor convinzione ed il loro vantaggio continua a scendere: 2’19”.

14.23 (-122 Km): cala rapidamente il vantaggio dei tre fuggitivi grazie all’azione congiunta che si sviluppa in testa al gruppo: 3’08”.

14.18 (-125 Km): compaiono in testa al gruppo i componenti di Jumbo Visma, Alpecin e Lotto Soudal. Per la prima volta il vantaggio dei tre in fuga comincia a ridursi: 4’15”.

14.08 (-130 km): continua a crescere il vantaggio dei tre fuggitivi: superati i cinque minuti. La Ineos davanti al gruppo sembra controllare, più che “lavorare” per annullare il ritardo.

13.45: i fuggitivi hanno ora 4′ di vantaggio sul resto del gruppo.

13.37: il vantaggio dei fuggitivi tocca i 3′.

13.24: la Ineos Grenadiers si incarica di condurre l’inseguimento.

13.16: il margine dei fuggitivi tocca i 2’40”.

12.58: si avvantaggiano tre corridori rispetto al resto del gruppo. Si tratta di Filippo Tagliani, Vincenzo Albanese e Umberto Marengo.

12.43: dopo l’omaggio a Wouter Weylandt, prende il via la seconda tappa del Giro d’Italia.

Dopo la prestazione superlativa di Filippo Ganna nella prima frazione, il Giro d’Italia riparte con il secondo capitolo di questa edizione. Benvenuti amici del grande ciclismo firmato Bicisport e appassionati della corsa più bella del mondo, nel Paese più bello. Oggi si prospetta una giornata particolarmente favorevole alle ruote veloci del gruppo. La squadra di inviati di quibicisport.it vi racconterà tutto minuto per minuto. Benvenuti a bordo, la diretta live del Giro d’Italia 2021 ha inizio! #BSGIRO

I favoriti

Giornata per sprinters, si diceva. Saranno loro i protagonisti più attesi. Caleb Ewan proverà a confermare il suo feeling con le volate al Giro d’Italia, mentre Fernando Gaviria andrà in cerca del colpo di pedale del 2017, il suo anno magico. Tra i più attesi ci sarà ovviamente anche Peter Sagan: lo slovacco, tre volte iridato, tenterà di conquistare la sua seconda affermazione alla corsa rosa. Occhi puntati anche su Dylan Groenewegen, al ritorno alle gare dopo la lunga squalifica. E poi ci sono gli italiani, con Elia Viviani e Giacomo Nizzolo che sognano la vittoria.

Il percorso

La Stupinigi-Novara è lunga 179 km. La distanza è importante, ma non sono presenti grandi salite e per i corridori si prospetta una giornata relativamente tranquilla. Solamente verso metà tappa si assisterà a qualche saliscendi, con il primo Gran Premio della Montagna della corsa rosa, un quarta categoria posto a Montechiaro d’Asti al novantacinquesimo chilometro. Finale non semplice da interpretare, con una curva a gomito ai 1.500 dal traguardo.