Il Team Jumbo-Visma ha annunciato il roster definitivo per il Giro d’Italia. Il nome più sorprendente in questo è Dylan Groenewegen. Il 7 maggio il velocista di Amsterdam terminerà la sua squalifica di nove mesi. Il giorno dopo, il Giro parte da Torino con una cronometro di oltre nove chilometri. Il team è composto anche da George Bennett, Edoardo Affini, Koen Bouwman, David Dekker, Jos van Emden, Tobias Foss e Paul Martens.
Inizialmente Chris Harper era sulla lista di partenza per il Team Jumbo-Visma. Poiché l’australiano è alle prese con un problema agli occhi, un posto è diventato vacante nella selezione. «Abbiamo deciso che quel posto andrà a Dylan», spiega Merijn Zeeman, direttore sportivo della squadra. «Dylan è uno dei nostri leader, ma non è stato in grado di correre per molto tempo a causa della sua lunga sospensione. Avevamo tracciato un bel programma per lui con il quale sarebbe potuto tornare nel gruppo senza pressioni. Tuttavia, a causa del Covid-19, il Giro di Norvegia è stato annullato e resta da vedere se le altre gare che avrebbe corso continueranno davvero. Con questa soluzione si opta per maggiori certezze, perché dopo nove mesi senza corse c’è l’intenzione che Dylan torni a tutti gli effetti».
Zeeman non commenta le ambizioni sportive con il quattro volte vincitore di tappa del Tour de France. «Dylan ha lavorato duramente per il suo ritorno, ma non ha ritmo di gara e dovrà ritrovare il suo posto nel gruppo dopo tutti gli eventi. Questa è ora la priorità. Con David Dekker abbiamo un altro uomo veloce nella squadra, quindi abbiamo diverse opzioni per diverse situazioni. È molto bello che Fabio Jakobsen abbia fatto un bel ritorno in Turchia. Ora che Dylan ha scontato la sua pena, si spera che lo stesso accadrà presto a lui. Questa è la cosa più importante adesso. Spero che anche tutti gli diano questa possibilità».
Groenewegen è stato sospeso per il suo ruolo nell’incidente avvenuto nella prima tappa al Giro di Polonia. Jakobsen in particolare è rimasto gravemente ferito. «Ho ricevuto molte dichiarazioni di sostegno dopo tutto quello che è successo, ma sto anche tenendo conto di alcune reazioni negative al mio ritorno. Ho parlato con Fabio prima che andasse in Turchia ed è stato bello vedere come se la cavava lì. Non vedo l’ora di correre di nuovo io stesso e sono contento di poterlo fare in una bella competizione come il Giro d’Italia».
