TOUR OF THE ALPS / Il borsino di Martinelli: «Ieri Sanchez si è fatto sorprendere. A Vlasov chiedo il salto di qualità»

Martinelli
Giuseppe Martinelli, direttore sportivo dell'Astana-Premier Tech.
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Stamani Giuseppe Martinelli è sicuramente più rilassato di ieri. Il finale di Luis Leon Sanchez, infatti, non gli è piaciuto per niente. «Poteva vincere – racconta – ma ha sottovalutato Moscon e si è fatto sorprendere. Che peccato».

Un corridore, Sanchez, che vince fin troppo poco per quanto attacca.

«Sì, è molto generoso, un corridore che attacca perché ama farlo e non perché è costretto. Ieri si è mosso male, ma era il primo ad essere arrabbiato. Ma sta bene ed è un grande corridore, rientra addirittura in ballo per la Liegi».

Al posto di chi?

«Ti direi Battistella, un ragazzo che ha molto talento e altrettanta sfortuna, come quest’anno alla Parigi-Nizza con le placche alla gola. Ma anche se non dovesse fare la Liegi, al Giro ci sarà».

E Vlasov sarà il vostro capitano.

«Assolutamente sì, la squadra sarà tutta per lui. Il suo ritiro lo scorso anno dopo due tappe non lo digerii e fui chiaro, un corridore deve lottare e stringere i denti. La stoffa c’è, ma devo ancora capire che corridore è. Per questo non voglio mettergli ulteriori pressioni chiedendogli un podio o addirittura la maglia rosa».

Per il momento al Tour of the Alps lo abbiamo visto ancora leggermente indietro di gamba.

«È vero, ma ci sta. L’altro giorno Yates ha fatto un numero d’alta classe, ma alla fine del Giro mancano 40 giorni. Reggerà? Noi al Trentino, mi piace chiamarlo ancora così, siamo sempre venuti per fare bene. Ma l’obiettivo principale rimane il Giro».

Dove vedremo anche Sobrero. Come stanno lui e Piccolo, insieme a Battistella i vostri tre grandi talenti italiani?

«Sobrero sta bene e al Giro mi piacerebbe che avesse un po’ di libertà tra cronometro e fughe, vedremo se sarà possibile. Piccolo, invece, lo scorso anno ha avuto grossi problemi al fegato curati male. Lo stiamo seguendo e lui si allena, ma ci vorrà un po’ di pazienza».

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