Gruppi elettromeccanici, con il Rival AXS Sram cala il tris

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Lo Sram Rival eTap AXS
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Sram fa tris con i gruppi della serie eTap e affianca, al Red e al Force, anche il Rival Axs, completando una gamma che a questo punto allarga la linea degli elettromeccanici sino alla fascia media. Un gruppo a 12 velocità che incarna tutti i concetti tecnici dei due fratelli maggiori, ma con materiali (e dunque prezzi) più bassi. Il quale, ancor più come prodotto di aftermarket da acquistarsi singolarmente, è molto interessante come opzione di primo montaggio.

Partiamo allora proprio dal costo. Il Rival eTap completo costa 1.463 euro nella versione con doppia corona senza misuratore di potenza integrato nella guarnitura, che rappresenta uno degli elementi assolutamente interessanti di questo prodotto. Infatti, con il power meter si sale a 1.688 euro, un prezzo super se si pensa che si prende un gruppo completo. Ma esiste anche la versione monocorona rispettivamente a 1.228 e 1.453 euro, ideale ad esempio in una configurazione gravel o da cronometro. Il peso si aggira intorno ai 2.500 grammi nella variante standard, e tutto il sistema è compatibile con i componenti della gamma Axs del Force e del Red.

La guarnitura del Rival Axs è in alluminio lucidato e propone il sistema di misurazione dei watt integrato nel movimento centrale, praticamente invisibile e funzionante con una batteria AAA liberamente sostituibile dall’utente. Pesa 40 grammi in più di quella standard, e contiene i sensori nella parte sinistra, secondo una tecnologia già ampiamente sperimentata da Quarq, azienda di cui Sram è proprietaria. Lunghezze di pedivella 160, 165, 170, 172 e 175 millimetri, combinazioni di corone 43/33 e 48/35, ma anche una wide 43/30, mentre il monocorona offre dentature da 38 a 46 con salti di due. 

La leva comando del Rival è in alluminio, e la reale differenza rispetto ai due di lignaggio superiore è, oltre al peso, l’assenza di uscite per utilizzare estensioni remote. La forma e l’ergonomia sono le stesse. All’interno di ciascun comando è contenuta una pila a bottone di tipo CR2032, per la trasmissione dell’impulso dai comandi ai due deragliatori.

Il cambio posteriore, così come il deragliatore, include fissata con un meccanismo a incastro a prova di urto e sconnessione anche la batteria che alimenta il motorino elettrico. La capacità massima è di 39 denti.

Il deragliatore anteriore, che funziona mediante la tecnologia Yaw ad un solo movimento, permette di essere utilizzato con coperture sino a 45 millimetri di sezione per ruote da 28 pollici, ed in configurazione gravel sino a 2,1 pollici su ruote da 27,5” di diametro.

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Anche la catena del Rival è Flattop, sistema che permette di creare un componente più stretto e con meno rumore. E’ compatibile sia con le trasmissioni a singola che a doppia corona, e comprende anche la falsamaglia dedicata.

In ultimo la cassetta, che nella gamma Rival è disponibile con dentature 10-30 e 10-36, con realizzazione Full Pin che al contempo aumenta la longevità e diminuisce il peso. Ovviamente, essendo il 10 il rocchetto iniziale, avrà bisogno di una ruota dal mozzo dotato di ingaggio Xdr.

L’ultimo elemento riguarda i freni. Il Rival Axs è disponibile solo per sistema a disco, a differenza di Red e Force, e le pinze utilizzano lo standard Flat Mount.

In definitiva si tratta di una versione accessibile a livello di prezzo di una tecnologia, quella elettromeccanica, che ha tutta l’aria nel prossimo futuro di andare a soppiantare quella meccanica. Perlomeno nella gamma medio-alta, con tutti i vantaggi che anche la possibilità di personalizzazione tramite App consente.
E contestualmente sono state ufficializzate dai principali marchi produttori anche le prime bici complete con il Rival eTap Axs, come ha fatto Specialized con la gamma Comp, oppure Orbea con una variante del modello Orca.