Soraya Paladin: «Alla Gand io ed Elisa Longo Borghini ci abbiamo creduto. Ora voglio fare bene al Fiandre»

Soraya Paladin, 27 anni, è passata tra le elite nel 2014 con la Top Girls Fassa Bortolo. L'anno prossimo correrà con la Canyon-Sram (foto: Liv Racing)
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Due italiane in fuga nei chilometri conclusivi della Gand-Wevelgem. Nell’ultimo passaggio sul Kemmelberg Elisa Longo Borghini dà una tirata delle sue e il gruppo si spezza. Il tempo di ricompattarsi e la campionessa italiana, che veste la maglia viola di leader del WorldTour, riparte portandosi dietro Soraya Paladin.

«Se ci abbiamo creduto? Sì, ci credevamo tutte e due – racconta Sorayalei mi incitava durante la fuga anche se io ero stanca, mentre Elisa stava bene, aveva una gran gamba, era lei quella che dava più impulso all’azione, era nettamente la più forte».

Il gruppo intanto non rimane a guardare e comincia una rimonta fortissima. Nel finale Soraya Paladin smette di dare cambi perché dietro c’è la sua compagna di squadra della Liv Racing, Lotte Kopecky (che poi sarebbe stata seconda battuta solo dalla Vos), pronta a lanciarsi in volata. Si rialza ai 500 metri, mentre Longo Borghini prova a rilanciare per poi arrendersi ai meno 300, un istante prima che Marianne Vos lanciasse la sua volata.

Dopo l’arrivo le due si parlano…

«Elisa sa che io non sono una che si tira indietro e che la stimo moltissimo. Vederla correre è bello, nonostante quest’anno mi abbia fatto soffrire sia al Trofeo Binda che alla Gand: mi piace il suo modo di rischiare, di attaccare, perché se va bene ottiene una vittoria di spessore. Però ha capito che nel finale non potevo comportarmi in modo diverso».

Soraya però è soddisfatta, il suo inizio di stagione è stato positivo, a cominciare dal quinto posto conquistato al Trofeo Binda.

«L’arrivo del nuovo direttore sportivo Lars Boom – spiega – ha portato entusiasmo nel gruppo. Impostiamo strategie più aggressive, rischiando di più, e tutte abbiamo maggiore libertà. Non c’è una vera leader anche se Lotte (Kopecky, ndr) è quella che sta raccogliendo i risultati più importanti, ma è la corsa a “parlare”: chi si trova davanti prende in mano la situazione».

Dopo tre stagioni alla Top Girls Fassa Bortolo e altre tre all’Alè Cipollini, dal 2020 Soraya è approdata nella CCC Liv poi diventata Liv Racing. La scorsa stagione però è stata praticamente da dimenticare.

«Non voglio dare la colpa al Covid – afferma Soraya, 27 anni, un diploma al Liceo Scientifico – ma sono cose che ti rimangono dentro. Anche tutto quell’allenamento sui rulli non l’ho amato molto. Quest’anno ho fatto una preparazione normale e ho ritrovato quella cattiveria agonistica che l’anno scorso non avevo, ecco perché mi dispiace aver mancato due possibili podi al Trofeo Binda e alla Gand».

La trevigiana della Liv Racing correrà Attraverso le Fiandre e domenica di Pasqua il Fiandre, poi la rivedremo nelle Ardenne dove nel 2019 ha raccolto un quinto posto nell’Amstel e un quarto alla Liegi.

«Tecnicamente sento più vicine alle mie corde l’Amstel e la Liegi, ma il Fiandre mi emoziona molto e voglio far bene. Anche se le gare qui al Nord, soprattutto quelle fiamminghe, erano famose per il pubblico, penso che alla fine la cosa importante sia correre perché nel nostro piccolo aiutiamo la gente a “staccare” dai tanti problemi che stiamo vivendo».

La stagione è all’inizio, ma nell’anno delle Olimpiadi e dei mondiali fiamminghi Soraya un pensiero alla maglia azzurra lo fa, eccome. «Il mio obiettivo è uno solo: dare il massimo in ogni corsa, perché non voglio avere rimpianti…».